Anno nuovo, solita Juventus, che detta legge in Coppa Italia, sbarazzandosi agevolmente del Bologna. Sciopera la curva rossoblù nel primo tempo, in segno di protesta verso proprietà e dirigenza. E in segno di scherno sottolinea tutte le occasioni da gol della Juventus con «uh» di finto stupore comprese quelle di Kean, tanto da far pensare ai soliti deprecabili ululati razzisti come quelli sentiti all’Olimpico nel pomeriggio in occasione di Lazio-Novara.
Fa regolarmente il proprio dovere, invece, la banda di Allegri, che conquista i quarti, dove aspetta la vincente di Cagliari-Atalanta. Chiedeva un segnale di forza e concentrazione, Allegri: accontentato. I suoi ragazzi non hanno neppure bisogno di spingere più di tanto, perché il Bologna si fa male da solo in avvio, regalando il vantaggio agli ospiti. A spianare la strada ai Campioni d’Italia è un errore al nono minuto di Da Costa e Calabresi, che si scontrano su un lungo e innocuo lancio di De Sciglio dalla trequarti: la palla vagante è preda di Bernardeschi, che a porta praticamente sguarnita, dal limite, sigla il vantaggio.
Chiude i giochi Kean a inizio ripresa: secondo gol in bianconero per il millennial che proprio al Dall’Ara, nell’ultima gara della stagione 2016-17, aveva realizzato il suo primo gol da professionista. Tutto secondo pronostici, insomma.
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