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Il Napoli riparte con autorità, pari tra Inter e Roma

Mertens

ROMA. Le ruggini della pausa sono impalpabili per il Napoli che passa con autorità a Bergamo grazie a una prodezza di Mertens, che torna al gol dopo quasi tre mesi. Un segnale forte sulla strada dello scudetto, ma nel ping-pong con la Juventus (ora a -4) bisognerà aspettare il posticipo di domani col Genoa. Napoli solido e accorto, che contiene la sua bestia nera Atalanta, per imporsi alla distanza rischiando poco e fallendo nel finale il raddoppio. Unico neo, frutto del nervosismo, il 'vaffa' di Insigne sostituito a Sarri che lo rimbrotta seccamente.

Finisce 1-1 il match clou tra Inter e Roma, con i giallorossi raggiunti a pochi minuti dal termine da un colpo di testa di Vecino. L'impressione è che il tecnico degli ospiti Eusebio Di Francesco non abbia azzeccato i cambi, consegnando la sua squadra a una tattica troppo rinunciataria che ha favorito le offensive dei nerazzurri. Tutto quindi invariato nello 'spareggio' Champions, con la Roma che avrà la possibilità di raggiungere l'Inter a quota 43 punti in classifica se batterà la Sampdoria nel recupero infrasettimanale

Prova di forza della Lazio che, con Immobile sostituito, strapazza 5-1 il Chievo e si porta al terzo posto. Milinkovic trascina la squadra con una splendida doppietta, ma la squadra di Inzaghi è un congegno che va a memoria con tutto l’organico e diventa il miglior attacco con 53 gol in 20 gare. Molto bene anche la Sampdoria che abbatte la Fiorentina con una tripletta di Quagliarella che si porta a 15 gol in stagione. In chiave salvezza vittoria chiave del Crotone a Verona, il Benevento cede in casa Bologna, la Spal prende un punto a Udine come il Sassuolo col Torino.

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Il Napoli supera a pieni voti l’esame con l’Atalanta, che l'aveva battuto tre volte nelle ultime quattro gare di campionato, oltre all’eliminazione in Coppa Italia. Niente fuochi d’artificio ma tanta sostanza per la capolista che blocca le fonti del gioco di Gasperini che invoca il fuorigioco per il bel gol di Mertens, che viene convalidato mentre viene annullato quello finale di Hamsik. Le due posizioni appaiono simili, ma il Var decide diversamente. Ampiamente meritato comunque il successo del Napoli, squadra vera, motivata e senza sbavature.

La Lazio supera indenne l’infortunio muscolare di Immobile e travolge il Chievo con una superba prova d’orchestra: Pucciarelli vanifica in 60» il primo vantaggio di Luis Alberto, ma poi un diagonale di Milinkovic crea il 2-1.L'arbitro Abisso cancella col Var un rigore dato al Chievo che tenta invano il recupero. Poi un’altra prodezza del serbo chiude la gara. La Lazio continua a volare e dilaga alla distanza con Bastos e Nani. Una tripletta di Quagliarella, di rapina, abilità e potenza, lancia la Sampdoria che supera una Fiorentina con poco mordente. Babacar sbaglia da due passi il gol del pari e i doriani strapazzano alla distanza i viola, blindano il sesto posto che vale l’Europa League e si lanciano all’inseguimento della Roma con cui giocheranno due volte la prossima settimana.

In chiave salvezza vale oro il successo del Crotone che strapazza in trasferta un Verona ormai con la testa in B. Lottano i veronesi, ma i calabresi sono implacabili grazie anche al nuovo arrivato Ricci, autore di un assist e di un gran gol che chiude la gara dopo le reti di Barberis e Stoian. Zenga si porta a +5 sui veneti mentre il Benevento lotta ma viene superato da un Bologna ordinato con tre gol di Destro, De Maio e Dzemaili, con un assist di Verdi, festeggiato dal pubblico per il suo no al Napoli.

Avanti piano la Spal che rimonta con merito il vantaggio dell’Udinese grazie a un gol di rapina di Floccari, poi avrebbe meritato i tre punti. Come il Sassuolo in casa col Torino che, prima subisce il vantaggio con Obi, poi rimonta con Berardi (in gol dopo oltre tre mesi) e si mangia il successo con Matri.

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