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Gol e vittoria, il Napoli si riprende la vetta

Hamsik

NAPOLI. Il Napoli torna al gol, e alla vittoria dopo due partite, e ritrova la vetta della classifica. Tutto facile contro il Torino, tre reti nella prima mezzora e Hamsik che raggiunge un certo Maradona a quota 115 gol con la maglia azzurra. Traguardo storico, che lo slovacco attendeva da tempo, come Belotti inseguiva il ritorno al gol. Il capitano granata alza la cresta del Gallo, segnando il 3-1 della bandiera, che salva la faccia ma non il risultato dei granata, traditi nel loro momento migliore dal forfait per infortunio di Ljajic che lascia la squadra in dieci.

Senza Insigne, entrato al posto di Zielinski al 25' del secondo tempo, la squadra di Sarri è partita con il piede sull'acceleratore, mettendo le mani sulla partita con un gol di testa di Koulibaly dopo solo 4' di gioco. La difesa granata ha patito gli inserimenti e le verticalizzazioni degli azzurri, Valdifiori preso in mezzo dagli ex compagni e sostituito dopo un primo tempo di grande calcio da parte del Napoli.

Il Torino ha messo molto del suo, commettendo errori gravi, come al 25', in occasione del 2-0 di Zielinski, lanciato a rete da un’intuizione di Jorginho favorita dalla pessima copertura dei granata. Il 3-0 con cui Hamsik scrive la storia sembra mettere fine alla partita, ma al rientro in campo Mihajlovic cambia volto alla squadra, inserendo Ljajic per Valdifiori e passando al 4-2-3-1, e il Toro si fa sotto, trovando il gol al 18' con capitan Belotti. Una liberazione, per il Gallo, a secco dallo scorso 20 settembre, e per i granata, che si fanno più intraprendenti, sfiorando il secondo gol con Iago Falque. Entrano anche Niang e Edera, per una squadra a trazione anteriore, ma è il Napoli che sfiora ancora il gol. Callejon segna in fuorigioco, Martens spara alto solo davanti al portiere Sirigu.

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I granata protestano per un tocco di mani di Albiol in area, su cui l’arbitro Mazzoleni non concede il rigore, poi l'infortunio muscolare di Ljajic spegne la luce alla squadra di Mihajlovic, che resta in dieci. Grave l’errore del serbo, in tribuna nella vittoria contro la Lazio per motivi disciplinari, rimasto in campo nonostante il suo allenatore gli avesse chiesto se se la sentisse di giocare ancora. Per il Napoli è facile amministrare il risultato e portare a casa una vittoria importantissima per la classifica.

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