GENOVA. Un gol nel finale di D’Ambrosio mantiene un’Inter deludente ma determinata sulla scia delle fuggitive Napoli e Juventus mentre il Milan cade pesantemente in casa della Sampdoria, che vuole essere l’Atalanta del 2017-2018, e ridimensiona le ambizioni dei rossoneri. Al quarto posto si piazza la rimaneggiata Lazio, che si affida ancora a Immobile (due gol e un assist) per vincere contro un Verona in disarmo. In attesa di Sassuolo-Bologna e Fiorentina-Atalanta avanza il Chievo passando a Cagliari. Nella scontro salvezza il Crotone ha ragione con merito del Benevento. Per i campani e il Verona disco rosso e possibile esonero per Pecchia e Baroni mentre il Genoa rimane al palo ma a San Siro ha mostrato di avere i mezzi per risalire.
L’Inter fatica molto con un Genoa alla disperata caccia di punti. I nerazzurri non sono però in vena e fanno difficoltà a creare pericoli. Si fanno intraprendenti gli ospiti che sfiorano il gol con Pellegri e Taarabt, poi fiammata dell’Inter con palo di Brozovic. Ma nella ripresa ancora i rossoblù vanno vicini al vantaggio con Laxalt e Omeonga, l’Inter ci prova con Eder e trova il gol da tre punti con d’Ambrosio che beffa gli ospiti (che si innervosiscono e finiscono in nove per le espulsioni di Omonga e Taarabt) e regala una vittoria preziosa a Spalletti, ancora una volta con un gol in zona Cesarini.
Dopo essere stato maltrattato dalla Lazio, il Milan cade anche con la quadrata Sampdoria di Giampaolo dopo avere superato, senza convincere del tutto, Udinese e Spal. Il 2-0 non ammette repliche perchè riflette l’opacità rossonera con Zapata e Kessie protagonisti di vari errori. La spinta propulsiva di Montella sembra essersi arenata, ma l’assemblaggio di una squadra nuova giustifica in parte gli alti e bassi, che vengono fuori con le squadre più strutturate. La Samp, che deve recuperare la gara con la Roma, si presenta nelle parti alte della classifica con l’obiettivo dell’Europa League che sembra possibile, visti i progressi della squadra che presenta individualità di spicco a centrocampo con Torreira, Praet e Ramirez, e ha aggiunto sostanza in attacco con la coppia bene assortita Zapata-Quagliarella. Il ricorso alla Var sottrae un rigore ingiusto ai liguri per un mani di Kessie che non c'era. Il Milan non punge quasi mai e alla fine fa harakiri con due sciagurati errori di Cristian Zapata: la prima volta crea un assist in favore del cugino Duvan Zapata, poi il difensore si fa superare da Alvarez, ex interista, che con un diagonale chiude la partita.
Splendida prova d’orchestra della Lazio che fa quadrato senza tanti titolari e, trascinata da un Immobile sempre più leader, vince senza fatica in casa del Verona. Luis Alberto organizza e Immobile conclude nella latitanza avversaria. L’attaccante trasforma prima un rigore sacrosanto, poi si beve un paio di difensori e si porta a 8 gol. A certificare la festa è un altro dei nuovi, Marusic, imbeccato da Immobile. Dopo lo stop col Sassuolo, secondo ko interno del Cagliari in quattro giorni: il Chievo controlla le sfuriate avversarie poi passa con un colpo di testa di Inglese. Poi alla fine arriva il raddoppio con Stepinski.
Il Crotone non fallisce lo scontro salvezza in casa col Benevento: dopo una fase equilibrata i calabresi impongono la loro superiorità, passano con un gran gol di Mandragora e poi raddoppiano con Rohden su raffinato colpo di tacco di Trotta. Per i campani (su rigore Viola colpisce il palo) e il Verona il destino appare difficile da cambiare, a meno di una grande impresa nel girone di ritorno.
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