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Europa League, triplo successo per Milan, Lazio e Atalanta

ROMA. Triplo successo per le squadre italiane impegnate in Europa League. A Partire dal ritorno dell'Atalanta dopo un quarto di secolo nel calcio internazionale.

Tre gol tutti nella ripresa e la Lazio vola alla prima di Europa League espugnando il Gelredome di Arnhem. Contro il Vitesse finisce 3-2 in rimonta con reti di Parolo, Immobile e infine di Murgia che ribaltano il doppio vantaggio firmato Matavz-Linssen. Biancocelesti che tornavano in Europa League dopo una stagione di assenza, per Simone Inzaghi era addirittura l'esordio da allenatore professionista sul palcoscenico europeo. Il tecnico biancoceleste butta via tutto il primo tempo per cambiare 7 giocatori su 11 rispetto al 4-1 contro il Milan, il Vitesse non è certo devastate nelle occasioni create ma nella prima frazione fa la differenza la freddezza del bomber Matavz, vecchio pallino del ds Igli Tare.

Dopo la batosta con la Lazio serviva una reazione, e in Europa League si è visto tutto un altro Milan. Non solo per la svolta con la difesa a tre, ma soprattutto per la verve di Calhanoglu, rigenerato dietro le due punte, e per la tripletta di André Silva, uscito dal cono d'ombra creato dall'exploit di Cutrone. Vista la portata dell'avversario, il 5-1 in casa dell'Austria Vienna (valore della rosa è meno di un decimo di quella rossonera) non è una sentenza definitiva, ma Montella può essere soddisfatto per l'atteggiamento aggressivo, la qualità di manovra, nulli domenica scorsa all'Olimpico.

Una partita perfetta, giocata senza paura con ordine e qualità: l'Atalanta torna in Europa dopo 26 anni e lo fa in grande stile. Everton battuto 3-0, mai in partita e forse troppo presuntuoso. La squadra di Gasperini non sbaglia nulla, trascinata da un Mapei Stadium tutto nerazzurro. Un vero e proprio esodo dei tifosi bergamaschi che hanno raggiunto Reggio Emilia per accompagnare l'Atalanta in una serata storica. E la Dea non tradisce i suoi tifosi. Contro ogni pronostico riesce a neutralizzare l'avversario, seppur più blasonato. Rooney non fa la differenza, forse anche a causa di una settimana che lo ha visto protagonista negativo fuori dal campo. Cerca fino all'ultimo di spronare i compagni ma l'Atalanta non si distrae, resta concentrata e confeziona un debutto quasi insperato.

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