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Italia verso gli spareggi: tra le insidie Svezia e Grecia

ROMA. Esattamente venti anni dopo il doppio confronto con la Russia, che portò agli azzurri ai Mondiali del 1998, sarà di nuovo spareggi, o playoff come li chiama la Fifa. C'è un segno di continuità in ciò che attende l'Italia di Ventura, visto che anche questa volta c'è di mezzo la Russia, non come rivale ma come nazione che ospiterà il Mondiale, e ci sarà di nuovo Buffon, in campo anche nella sfida del 1997, quando esordì in Nazionale.

Ma ora è tempo di calcoli e ranking, perché rassegnatasi al secondo posto alle spalle della Spagna che ieri l'ha schiantata, l'Italia deve pensare a non fallire i tre restanti impegni, con Israele, Macedonia e Albania. Proprio le aquile del nuovo ct Panucci, che ora sono a -4, potrebbero rendersi protagoniste di un clamoroso sorpasso se gli azzurri non facessero bottino pieno o vivessero altre imprevedibili 'Coree', eventualità che in Figc non vogliono neppure prendere in considerazione.

Nella nottata del post-Bernabeu, Ventura ha sottolineato più volte che "prima della Spagna, avevamo segnato 26 reti incassandone solo una, e ora non è il caso di buttare via tutto questo lavoro, nonostante la sconfitta con gli spagnoli". Piuttosto le vittorie di martedì prossimo e ottobre serviranno a consolidare la posizione nel ranking Fifa e quindi mantenere, come avverrà a meno di clamorose sorprese, il ruolo di teste di serie quando ci sarà il sorteggio degli spareggi di fra le migliori otto seconde (i gironi sono nove, quella che, allo stato attuale, sarebbe tagliata fuori è il Montenegro).

Farà testo la classifica Fifa stilata dopo gli impegni di ottobre, e mantenendo il proprio coefficiente l'Italia sarà in prima fascia assieme al Portogallo, o alla Svizzera se a CR7 e soci riuscirà il sorpasso. Per il resto la situazione è ancora in divenire, ma nella prima urna dovrebbero finire Croazia, se prevarrà sull'Ucraina, e Galles se verrà a capo della resistenza dell'Irlanda. Così il rischio per gli azzurri si chiama soprattutto Svezia, principale indiziata nel ruolo di seconda del girone A, e poi, sempre in base al ranking, Grecia (o Bosnia) e l'Irlanda del Nord.

Potrebbe venir fuori anche l'Ucraina o l'Islanda, mentre per definire la situazione della Slovacchia, altra possibile seconda, sarà meglio attendere ottobre. In ogni caso avversari tutti alla portata dell'Italia, ma in una doppia sfida come quelle che varranno un posto mondiale in passato ci sono state sorprese, e sarà bene tenerne conto. Intanto in Figc, dopo aver visto la spinta che può dare un palcoscenico come il Bernabeu, stanno pensando all'Olimpico di Roma o a S. Siro come sede del playoff che gli azzurri giocheranno in casa. Il presidente Carlo Tavecchio ha ribadito oggi che "alla fine ce la faremo", però mai come questa volta ci vorrà il 'dodicesimo uomo'.

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