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Aggressione al Verona, Toni: i vigili si sono girati. Ma smentiscono

Luca Toni, dirigente dell'Hellas Verona (foto da www.hellasverona.it)

AVELLINO. Accerchiati mentre erano in auto, ad Avellino, poco prima della partita, da un folto gruppo di facinorosi che hanno preso a calci e pugni la loro vettura, con «i vigili urbani, a dieci metri, che si sono voltati senza fare niente» come dice Luca Toni: brutta esperienza per il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, e per alcuni dirigenti della società scaligera, tra cui l'ex attaccante della Nazionale, che in un video pubblicato sul sito web del club veneto stigmatizza il comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale e si dice sconcertato: «Siamo nel 2017 e ancora succedono queste cose: ho avuto molta paura» afferma Toni.

Una ricostruzione respinta dal comandante della polizia municipale di Avellino, il colonnello Michele Arvonio, secondo il quale l'aggressione, «durata meno di un minuto», non è avvenuta sotto gli occhi degli agenti in servizio, come sostiene Toni, ma ad alcune decine di metri dalla postazione in cui si trovavano i vigili. «Il presunto mancato intervento - secondo Arvonio - è una notizia infondata: la rapidità con cui è stata commessa l'aggressione e la altrettanta rapidità con cui l'autista ha guadagnato una via di fuga tra auto e tifosi a piedi, smentirebbero ampiamente la denuncia dell'ex campione del mondo». Dopo le violenze il presidente Setti si è recato in Questura per denunciare l'accaduto.

Agli investigatori ha spiegato di essere stato aggredito mentre era in auto con un altro dirigente, con Toni e con un amico che era alla guida della vettura, una Bmw. La Polizia di Stato ha acquisito i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona che si trova a meno di cento metri dall'impianto sportivo avellinese.

Sarebbero stati almeno in 25, secondo una prima stima, a scagliarsi contro l'auto su cui viaggiava Setti e gli altri dirigenti: i facinorosi, dopo aver tentato di far scendere i passeggeri, hanno danneggiato l'automezzo e soltanto la prontezza dei riflessi dell'autista ha impedito il peggio. «Sdegno, preoccupazione e solidarietà» sono stati espressi dal presidente della Lega B, Andrea Abodi, «per un episodio di cronaca gravissimo, che poteva avere conseguenze ben maggiori». «Il nostro calcio - è scritto ancora nella nota di Abodi - come la scritta che portiamo sulle maglie, deve essere improntato sul Rispetto: dello sport che amiamo, dell'avversario, delle regole, dei tifosi di qualsiasi fede. Fuori e dentro del campo».

Solidarietà è stata espressa anche dai vertici dell'Avellino Calcio, attraverso il presidente, Walter Taccone, e il presidente onorario, Michele Gubitosa: «La concreta e sincera solidarietà per la vile aggressione subìta da parte di ignoti - è scritto nel comunicato diffuso dalla società irpina - che con atti di teppismo rovinano una giornata di sport, ma non intaccano la sportività e la civiltà che contraddistinguono da sempre i tifosi dell'Avellino».

Mentre la società scaligera condanna con forza «il gesto vile e intimidatorio» il sindaco di Verona, Flavio Tosi, stigmatizza il comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale che definisce «inaccettabile e inammissibile». «Credo sia doveroso - ha evidenziato Tosi - individuare questi agenti, avviare un procedimento disciplinare e denunciarli alla Procura della Repubblica».

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