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Euro 2016, i media tedeschi provocano gli azzurri: "Questa volta piangete voi"

EVIANS-LES-BAINS. «Die nummer eins der welt sind wir» che, tradotto in italiano, suona come «I numeri uno del mondo siamo noi». È il refrain che si sente nel ritiro della Germania guidata da Joachim Loew, iridata in Brasile nel 2014, prossima avversaria dell'Italia.

I tedeschi sono convinti e sicuri della propria forza e la conferma arriva anche dalla Bild che dà dell'arrogante all'Itala e indica sette punti per batterla sabato a Bordeaux, nel quarto di finale di Euro 2016. «Questa volta a piangere sarete voi», il titolo di un'intervista a Thomas Mueller.

La rivalità fra Italia e Germania è vecchia come il calcio, le due Nazionali hanno scritto pagine leggendarie di storia dello sport, elevando la sfida agonistica all'ennesima potenza. E adesso che il duello rusticano si ripropone in Francia, ecco venir fuori mai sopiti rancori, arsenico e vecchi merletti. Sport e non solo. Scuole di pensiero, ma anche di vita.

Degli azzurri, e delle trappole che riserva il match di sabato, hanno parlato tre protagonisti della 'Mannschaft': l'ex portiere, oggi preparatore di Neuer e dei compagni di reparto, Andreas Koepke; il difensore Mats Hummels, eletto assieme a Pellè 'Mister Euro 2016', per la sua bellezza; Mario Gomez, attaccante di proprietà della Fiorentina, rilanciato dall'ultima stagione vissuta in Turchia, nel Besiktas.  Koepke ha aggirato felinamente il paragone fra il proprio pupillo Neuer, statuario quanto efficace portiere del Bayern, e Gigi Buffon, «definendo il primo molto più giovane e per questo in grado di migliorare molto», rispetto al rivale azzurro.

«Impossibile accostare i due, sono due grandissimi esponenti del ruolo», ha tagliato corto Koepke, che magari non molti ricordano, ma che parò un rigore a Zola nel 1996, impedendo così all'Italia di Sacchi di proseguire il proprio cammino nell'Europeo organizzato dall'Inghilterra. I tedeschi, con gli azzurri ormai fuori dai giochi, avrebbero trionfato sul terreno di Wembley.  Hummels, nell'attesa di misurarsi con il rivale in bellezza - almeno secondo le riviste femminili - Graziano Pellè, sa di avere una «una squadra forte davanti».

«Sabato - osserva il centrale di difesa passato qualche settimana fa dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco del futuro allenatore Ancelotti - ci attende la sfida con gente come Bonucci e Chiellini, che sono fra i difensori più forti del mondo. Noi opporremo loro Gomez. L'Italia è forte per il suo modo di fare 'catenacciò, che riesce a tenere gli avversari lontani dalla porta. Finora, comunque, siamo contenti di come sono andate le cose in Francia».

Da difensore, Hummels non fa fatica ad ammettere che «la stabilità difensiva dipende sempre dall'equilibrio della squadra».  Così come Gomez, tornato Super-Mario, immagina una partita «davvero speciale, direi 'divertentè», contro l'Italia. «L'età non conta - le parole del bomber -. Per noi, Germania-Italia è solo una questione per la semifinale. Vogliamo diventare campioni d'Europa e lo diventeremo».

«Se la squadra è unita, compatta, si può raggiungere qualsiasi risultato», la sua iniezione di fiducia. «Dobbiamo rimanere concentrati - aggiunge - perchè conosciamo la forza della Nazionale italiana. Sarà una partita speciale, emozionante, dobbiamo dimostrare quello che sappiamo fare. Speriamo di farcela e di andare avanti. Ancora abbiamo tutto da dimostrare».

«Per me è una partita davvero speciale, direi 'divertente', e l'età non conta». Mario Gomez, centravanti della Germania, ritrova il calcio italiano dopo l'esperienza alla Fiorentina. E avvisa gli azzurri, dal ritiro di Evian dove la nazionale di Loew prepara il quarto di finale di sabato.

«Per noi Germania-Italia è solo una questione per la semifinale - ha detto a proposito dei precedenti - Vogliamo diventare campioni d'Europa, e lo diventeremo. Se la squadra è unita, compatta, si può raggiungere qualsiasi risultato». È la ricetta di Mario Gomez, per battere l'Italia, nei quarti di finale di Euro 2016.

Il centravanti tedesco di proprietà della Fiorentina, che nell'ultima stagione ha giocato in Turchia, nelle file del Basiktas, spiega, in prossimità del match di sabato «dobbiamo restare concentrati». «Conosciamo la forza dell'Italia - aggiunge - sarà una partita speciale, emozionante, dobbiamo dimostrare quello che sappiamo fare. Speriamo di farcela e di andare avanti. Ancora abbiamo tutto da dimostrare». Infine, sull'attentato nell'aeroporto di Istanbul, ha sottolineato che «è un momento triste per tutti. È stata una grande tragedia, che mi rattrista».

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