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La Ferrari a Baku con altre novità per la caccia alla prima vittoria

La Ferrari di Vettel subito in testa al via

BAKU. La Formula uno sbarca per la prima volta in Azerbaigian, grazie al potere dei soldi del suo petrolio, e la Ferrari ci riprova a riaprire il Mondiale. Le Rosse sono in crescita e il secondo posto di Montreal di Sebastian Vettel, a soli cinque secondi dalla Mercedes di Lewis Hamilton, dimostra i progressi compiuti dai tecnici sulla SF16-H.

Anche Baku sono attese novità sulla monoposto di Maranello: la principale è l'ala posteriore pensata per migliorare l'efficienza aerodinamica a discapito del carico, ma è cambiata anche l'alettone anteriore. Modifiche anche in altre parti della monoposto, il tutto per una configurazione a basso carico aerodinamico alla ricerca delle migliori prestazioni sul lungo rettilineo da 2,2 km e negli altri tratti veloci del nuovo tracciato cittadino che Hamilton paragona a una «autostrada». L'unica preoccupazione riguarda l'ingresso alla pit-lane piuttosto stretto e tortuoso. Vettel sembra sollevato dopo il podio del Canada e scommette sulle qualifiche per avere un buon posto nella griglia di partenza.

«Se il sabato va bene - spiega - poi diventa tutto più semplice alla domenica. Questo rimane il nostro obiettivo, anche se chiaramente questa è una pista completamente nuova». Gli aggiornamenti apportato in Canada, in particolare al turbo, «hanno fatto la differenza. Ma soprattutto penso che sia stato il weekend pulito ad aiutarci, perchè in quelli precedenti abbiamo un pò pasticciato, soprattutto nelle qualifiche, e non siamo stati in grado di sprigionare tutto il potenziale della macchina». Nelle qualifiche a Montreal «ci siamo qualificati nel posto che compete alla nostra vettura. Domenica abbiamo vissuto una gara priva di contrattempi e siamo riusciti a mettere Hamilton sotto pressione, perchè eravamo veloci».

Niente è ancora perduto nella corsa al titolo. Anche se la differenza di punti resta notevole (Vettel ha 38 punti di ritardo da Nico Rosberg, leader del Mondiale con 116, davanti al compagno di squadra Hamilton, secondo con 107) la strada è ancora lunghissima: mancano infatti 14 gare. Una pista tutta da scoprire quella di Baku, dove sarà fondamentale anche la variabile meteorologica. Dopo il freddo canadese i team sono attesi da condizioni di caldo intenso, con temperatura al suolo ben superiori ai 30 gradi.

Intanto Bernie Ecclestone, il re dello show business del 'circus', spegne le polemiche dei gruppi per i diritti umani contro la situazione in Azerbaigian. «I diritti umani in Azerbaigian? Io ho la coscienza a posto» taglia corto Ecclestone, che la settimana scorsa si è rifiutato anche di confrontarsi con Amnesty International e altri. «Qualcuno mi spieghi quali sono i diritti umani - ha aggiunto - Per quanto ci riguarda in Azerbaigian non ci sono corse dove c'è la corruzione».

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