LENS. Tre grossolani errori di Berisha, Cana e Gashi spianano la strada alla vittoria alla Svizzera nella sfida di Lens che l'Albania gioca con dignità, perde di misura con molte recriminazioni. Ora Petkovic si gode il primo posto nel girone insieme alla Francia ma la sua squadra, dalle buone possibilità, ha una gestione poco convinta della partita e Shaqiri e Seferovic non sfruttano le varie occasioni capitate per chiudere i conti. Ma pesano gli errori dei singoli nell'Albania: Berisha sbaglia i tempi dell'uscita consentendo a Schar di schiodare il risultato al 5'. Poi Cana si fa espellere ingenuamente al 36' lasciando i suoi in dieci per un'ora. Infine al 41'st Gashi si mangia il pari che l'Albania non demeriterebbe. De Biasi conferma di saper mettere bene in campo la sua squadra, maestra nel far giocar male gli avversari. Bene Hysaj da una parte, Dzemaili e soprattutto Sommer dall'altra in una partita dai tanti motivi che si intersecano: le panchine all'italiana con De Biasi e Petkovic (con un passato onorevole nella Lazio) e i vice Tramezzani e Manicone, ex compagni all'Inter; i due fratelli Granit e Taulant Xhaka, kosovari di Basilea con due bandiere diverse; i tifosi albanesi che fischiano i due avversari di origine kosovara (Behrami e Shaqiri) e osteggiano anche i due di origine macedone Dzemaili e Mehmedi. Un derby con l'ombra remota di storie di fuga dalla guerra che la favorita Svizzera comincia con vigore e sblocca al 5' per un errore del lungo Berisha: il portiere laziale esce male su un angolo e si fa beffare dal difensore Schar che insacca di testa. Sull'onda dell'entusiasmo gli elvetici insistono e al 14' Seferovic si fa parare un tiro, poi gli albanesi crescono: al 31' bella apertura di Hysaj che libera Sadiku in gran velocità ma Sommer esce bene e respinge di piede. Sembra plausibile il pari ma poi una sciocchezza di Cana al 36' spacca la partita. Il difensore scivola e per non lasciare il pallone a Seferovic colpisce di mano. Già ammonito, viene espulso e sulla punizione Dzemaili colpisce il palo. L'Albania difende a tre ma la Svizzera penetra: al 41' ancora il genoano manda di poco fuori, poi al 43' gran tiro di Seferovic che viene respinto. Nella ripresa si attende il colpo del ko della Svizzera e invece caparbiamente l'Albania tiene botta cercando incursioni con Lenjani e Sadiku. La partita poi perde d'intensità perchè l'esperienza degli elvetici consiglia prudenza, possesso palla per sfiancare gli avversari. Ma le occasioni arrivano: al 21' vola Seferovic ma stavolta Berisha respinge bene di piede. L'Albania risponde col nuovo entrato Cikalleshi imbeccato da Hysaj, che non trova la porta. Poi tocca a Shaqiri ma il tiro viene parato, ma al 41' l'Albania ha la migliore occasione per pareggiare in dieci: Gashi viene liberato in profondità, ma si fa ipnotizzare da Sommer e gli scarica il pallone addosso per l'ira funesta di De Biasi e del popolo albanese in tribuna. La Svizzera senza strafare arpiona i tre punti d'esperienza: bene Behrami, un pò sfocato Lichsteiner (che commette un fallo in area che poteva costare un rigore). I due fratelli Xhaka, forse emozionati, giocano una gara in tono minore. De Biasi può recriminare su alcune ingenuità ma l'Albania tiene il campo con dignità e potrà togliersi qualche soddisfazione, anche se la qualificazione appare compromessa. La Svizzera, sorniona, ha già tre punti più della Romania e gli ottavi non sono una chimera.