BARCELLONA. Lutto e polemiche. È stata la giornata del dolore al Montmelò, del lutto trattenuto, visto che si è deciso di non spegnere i motori, all'indomani della tragica morte nelle prove libere del collega della Moto2 Luis Salom. Il pensiero per il giovane scomparso era negli occhi dei piloti, nella iniziale prudenza nell'affrontare il nuovo tracciato, ma proprio le modifiche apportate alla pista per renderla più sicura hanno riacceso la rivalità sportiva tra i protagonisti della MotoGp, provocando la reazione dei due portacolori della Yamaha, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il mezzo secondo di vantaggio che ha garantito la pole a Marc Marquez con la Honda non è andato giù nel al campione in carica, secondo in griglia, e nemmeno all'italiano, che partirà dalla seconda fila con il quinto tempo. «La cosa importante del fine settima è quello che è avvenuto ieri, tutto il resto è secondario - ha detto Lorenzo, maiorchino come Salom -. Con Luis avevo un rapporto stretto, da piccoli ci allenavamo assieme. Adesso Luis non c'è più, possiamo solo stare vicino alla famiglia e domani dedicargli un podio o la vittoria». Un risultato che, a suo dire, non sarà facile, perchè «ieri la safety commission, insieme solo con alcuni piloti, ha fatto cambiare due curve. Le Honda ne hanno tratto vantaggio. Io credo che la curva dell'incidente, la 12, andava cambiata prima mettendoci tanta ghiaia, mentre la 9 non andava toccata». Anche Rossi ha puntato il dito contro le modifiche: «Credo che Salom abbia avuto un problema tecnico, la sua non è stata una caduta normale. La curva 12 era comunque un punto pericoloso, come si è visto negli anni scorsi con Antonelli, e l'intervento andava fatto. Sulla curva 9 invece non c'erano pericoli e chi ha fatto cambiare il tracciato ne ha tratto vantaggio». «Comunque - ha affermato ancora Rossi - quando succedono queste cose diventa tutto relativo. Conoscevo poco Salom, era un giovane molto simpatico, oggi è stata molto difficile». Sul banco degli imputati c'è Marquez, che ieri aveva partecipato alle decisioni della Safety Commission. «Ieri abbiano apportato cambiamenti importanti per la sicurezza, forse il tracciato era meglio prima ma era necessario farlo - ha spiegato -. Io ho oggi corso rischi ma volevo questa pole per dedicarla a mia nonna, mancata la scorsa settimana, e a Luis, che non dimenticheremo mai». Le Honda sembrano quindi favorite per la gara di domani, visto che le curve lente non sono adatte alle Yamaha, ma bisognerà tener conto anche della Ducati di Hector Barbera, che scatterà dal quarto posto, e della Suzuki di Vinales, sesto. Attardati anche nelle qualifiche Iannone e Dovizioso, solo ottavo e decimo con le Ducati. In Moto2, la pole è stata conquistata dal francese Johann Zarco davanti allo spagnolo Alex Rins e allo svizzero Thomas Luthi. Migliore italiano Baldassarri, settimo. In Moto3 il più veloce è stato il sudafricano Brad Binder (Ktm), che ha preceduto le Honda di Niccolò Antonelli e dello spagnolo Jorge Navarro.