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Udinese, Iachini: qui rispettano gli uomini
A Palermo record e ho lanciato i giovani

L'ex tecnico rosanero ha firmato un contratto di due anni

UDINE. Prima la firma del contratto, un biennale che lo lega in bianconero per le prossime due stagioni, poi la presentazione ufficiale nella sala stampa dello stadio: è stata frenetica la prima giornata in bianconero di Giuseppe Iachini, scelto dalla proprietà dopo una trattativa-lampo per guidare la panchina dell'Udinese. Avrà come secondo Carrillo.

«La società è seria - ha affermato Iachini pronunciando le prime parole da allenatore dell'Udinese - e lavora nel rispetto dei ruoli e degli uomini. Appena ho saputo di questo interessamento ho accettato, nonostante avessi avuto altre richieste. Subito dopo il colloquio avuto con la dirigenza, ho avuto davvero pochissimi dubbi nello sposare questo progetto. È chiaro che il risultato sportivo che va osservato in quel di Palermo non deve essere limitato all'ultima stagione, ma ai due anni e mezzo che sono stato lì, con dei record, un buon gioco espresso e la valorizzazione di elementi che ora rappresentano il meglio del calcio italiano. Sono contento di essere arrivato qui, in una piazza stimolante, con un grande stadio e un grande pubblico che merita le giuste soddisfazioni», ha aggiunto l'ex tecnico rosanero, reduce da una travagliata stagione alla corte del presidente friulano Maurizio Zamparini. Iachini ha quindi preannunciato gli obiettivi della prossima stagione.

«A grandi linee abbiamo accennato le dinamiche del progetto tecnico, poi nei prossimi giorni cercheremo di capire quali saranno gli eventuali ritocchi che serviranno. Da parte mia e della società c'è grande voglia di fare bene e iniziare questa avventura. Sono certo che arriveranno risultati positivi. Dopo aver valutato il gruppo cercheremo di fare un campionato tranquillo, senza rinunciare all'ambizione di fare qualcosa in più. Dobbiamo cercare di essere veloci a infondere le nostre conoscenze al gruppo, per ritrovare le caratteristiche dell'Udinese degli ultimi anni».

Il tecnico che a Palermo ha lanciato Dybala e Vazquez si è detto convinto che «il giusto mix fra giocatori esperti e giovani possa essere la formula ideale per costruire un gruppo e raggiungere risultati. L'Udinese storicamente è sempre stata molto brava a reperire talenti per il mondo. Nell'organico e in giro per il mondo ci sono molti giovani di proprietà dell'Udinese che possono essere decisamente interessanti. Si cercherà un mix equilibrato. La partenza dei vari Domizzi, Pasquale e Di Natale, che hanno dato tantissimo, ci potrà spingere a trovare altri profili che soddisfino tali caratteristiche per creare questa sinergia tra elementi diversi». In carriera spesso ha utilizzato il 3-5-2, modulo tanto caro all'Udinese: «Penso che, senza troppi giri di parole, l'Udinese abbia dimostrato di poter esaltare le caratteristiche dei propri giocatori con questo modulo, in cui la squadra si identifica. I moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori a disposizione. L'allenatore deve cucire il migliore vestito possibile».

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