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Ranieri da Catania a Palermo, la storia in Sicilia del nuovo "re" d'Inghilterra

In rossazzurro e in rosanero gli ultimi campionati da calciatori prima di lanciarsi nella carriera da tecnico

Claudio Ranieri quando vestiva la maglia del Palermo

PALERMO. Nella sua carriera da giocatore resterà per sempre una bandiera del Catanzaro. Ma in Sicilia Claudio Ranieri, l’allenatore più celebrato al mondo in questo momento dopo il trionfo in Premier League con il Leicester, ha lasciato più di un ricordo. È nell’Isola che chiude la sua carriera da calciatore con le maglie di Catania e Palermo, con due anni nel capoluogo etneo dall’82 all’84 e in rosanero dall’84 all’86.

Con i rossazzurri vive un’altra bella favola. Sotto la guida di Gianni Di Marzio alla sua prima stagione nel Catania Ranieri ottiene la promozione dalla B alla A e poi resta la stagione successiva per giocare nella massima serie. Compie il doppio salto l’anno successivo passando dalla Serie A col Catania alla Serie C col Palermo. È un difensore arcigno e a Palermo, vista la sua esperienza, ricopre di più il ruolo di libero. Il primo anno è positivo e il Palermo viene promosso in Serie B. Giocherà l’ultimo anno della carriera in B, ma è l’inizio di un capitolo triste per il Palermo che porterà al fallimento della società nell’estate dell’86.

Il Palermo fallisce, mentre Ranieri si ritira dal calcio giocato a 35 anni per tuffarsi subito nella carriera da allenatore. In fin dei conti, già dal suo arrivo a Palermo, i suoi pensieri sono già rivolti alla panchina. Palermo, dunque, rappresenta quell’ipotetico ponte che lo trasporta al lavoro del tecnico. Comincia dalla Vigor Lamezia, ma poi arrivano panchine importanti in Italia e all’estero. Dal Napoli alla Fiorentina, passando per Valencia e Chelsea.

Poi torna in Italia e dopo una parentesi fortunata al Parma, arrivano le panchine di Juventus, Roma e Inter. In mezzo arriva anche qualche lusinga concreta da parte di Maurizio Zamparini che vorrebbe riportare Ranieri a Palermo stavolta come allenatore. In tante di queste occasioni da tecnico Ranieri «racconta» belle favole che, però, non hanno quasi mai un lieto fine, tanto da fargli guadagnare l’appellativo maligno di perdente di successo. Uno di questi casi vede coinvolto indirettamente anche lo stesso Palermo.

È la stagione 2009/2010 e la Roma di Ranieri è a un passo dallo scudetto. I giallorossi devono vincere in casa contro la Sampdoria per mantenere la vetta della classifica. Una vittoria contro la Samp spalancherebbe anche la porta del quarto posto utile per accedere in Champions al Palermo. La Roma, a sorpresa, perde in casa. Morale della favola: l’Inter di Mourinho gode e vince lo scudetto e la Sampdoria, grazie al quel successo, riuscirà a mantenere il quarto posto fino alla fine del campionato col Palermo che finisce quinto. Un’altra batosta per Ranieri che proprio non riesce a vincere un campionato.

«Ma sento che prima o poi vincerò un campionato nella mia carriera», ha continuato a ripetersi Ranieri che lunedì sera si è visto restituire dal destino tutto quello che gli era stato tolto. Perché il campionato vinto col Leicester non è solo uno scudetto vinto, ma un pezzo di storia di questo sport che sembra davvero difficile da ripetere.

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