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Gp Cina, è un dominio Rosberg
Secondo Vettel, crisi Hamilton

SHANGHAI. Una partenza da incubo per la Ferrari, la rimonta super di Sebastian Vettel sino al secondo posto e il completo dominio della Mercedes di Nico Rosberg. Eccola qui la trama del film della Formula 1 visto sulla pista di Shanghai, con un inizio da mozzare il fiato tra la collisione delle due Rosse, pezzi di carbonio che volano, gomme bucate, strategie da cambiare all'istante e safety-car.

Avvio caos dal quale riesce a restare immune il solo leader del mondiale che, nonostante, al semaforo verde si faccia sorprendere dall'ottima e sfortunata Red Bull di Ricciardo (quarto) prende il comando della gara dopo le prime curve e lo mantiene fino al termine, mentre alle sue spalle succede di tutto compresa l'ennesima disavventura al compagno di squadra Lewis Hamilton.

L'inglese partito ultimo rompe il musetto, danneggia il fondo della sua vettura e riesce a chiudere settimo tra mille difficoltà. Va un po' meglio all'altro ferrarista Kimi Raikkonen, quinto nonostante lo stop iniziale dovuto all'impatto con il compagno di scuderia. Sul podio a sorpresa ci va la Red Bull di Daniil Kvyat accusato d'aver innescato l'incidente tra le due monoposto di Maranello e rimproverato duramente nel retro-podio da Vettel. Ferrarista che alla fine può essere felice della sua corsa in rimonta dietro ad un Rosberg che centra la sua terza vittoria consecutiva approfittando dei guai di Hamilton, delle disattenzioni delle Rosse e della foratura dopo i primi metri della Red Bull di Ricciardo che lo aveva sorpassato nelle prime fasi della partenza.

Il tedesco della Mercedes che, una volta preso il comando non ha sbagliato niente aiutato da una vettura nettamente superiore alle altre, così si ritrova a punteggio pieno nel Mondiale piloti con già 36 punti di vantaggio sul compagno-rivale e 43 su Vettel. Dietro a Rosberg è il caos a partire dalla safety-car entrata per pulire la pista sporcata dai detriti delle varie collisioni in avvio fino al litigio nel retro-podio tra il tedesco della Ferrari e il russo della Red Bull.

''La mia partenza non è stata perfetta - racconta Vettel a fine gara - mi sono trovato in mezzo, Kvyat e' arrivato con molta velocità e Kimi (Raikkonen, ndr) è arrivato a sinistra e non ho potuto far altro che prenderlo. Non è stata la cosa migliore per il team, mi dispiace molto''. E poi sono scintille con Kvyat. ''Mi sei venuto addosso, ma sei matto - dice nel retro-podio Vettel al pilota russo della Red Bull - sei arrivato come un razzo, c'era anche una macchina a sinistra. Capisco che è una gara, stavolta ti è andata bene''. La risposta di Kvyat, che sfodera un bel ghigno, non si fa attendere: ''dai piantala dimentica, siamo entrambi sul podio''.

Un podio che fa tirare un sospiro di sollievo alla Ferrari per come si era messa la corsa all'inizio, ma che non può di certo accontentare le ambizioni degli uomini in rosso e il presidente Sergio Marchionne, oggi ai box sul circuito di Shanghai, che speravano in un avvio di stagione ben diverso.

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