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Rossi-Marquez-Lorenzo, la sfida riparte dall'Argentina

BUENOS AIRES. La verità uscirà fuori solo in pista. Il finale rusticano del 2015 ha cambiato le regole del gioco ed è inutile aspettarsi spontaneità dai piloti del Motomondiale, che davanti a giornalisti e telecamere appaiono debitamente 'sedati'. Nella sala stampa del circuito "Termas de Rio Hondo" Andrea Dovizioso divide Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, che ha alla sua sinistra Marc Marquez. Guardarsi in faccia? Meglio di no.

Piuttosto, attenti a schivare ogni possibile polemica. E dire che proprio in Argentina, nel 2015, fu gettato il seme della discordia tra Rossi e Marquez: l'incrocio di traiettorie, e la caduta dello spagnolo, mentre l'altro tagliava il traguardo per primo dopo una rincorsa entusiasmante, partita dall'ottava piazzola in griglia. Oggi i protagonisti negano. Marquez: "Dissi subito che avevo sbagliato a scegliere le gomme morbide. Valentino era molto più veloce. La mia caduta? Un incidente di gara, avrei fatto meglio ad accontentarmi del secondo posto".

Rossi: "Corsa bellissima, con un'ottima partenza. Nonostante il contatto con Iannone, riuscii a raggiungere Marc, la moto andava benissimo con la gomma dietro dura. Purtroppo ci siamo toccati due volte e la seconda lui è caduto. Se è cambiato qualcosa da quel momento? Non so rispondere". Da domani, con le libere, tornano a parlare le moto. Tra i piloti è opinione comune che la pista argentina riserverà qualche sorpresa rispetto al Qatar, dove si erano svolti i test invernali. "A Losail abbiamo sciolto parecchi dubbi su elettronica e gomme Michelin - ha spiegato Lorenzo, dominatore nella prima uscita con la sua Yamaha Movistar - Sono stato molto costante ed addirittura più veloce nel finale. Questa è una pista diversa con un asfalto diverso. E' come ricominciare tutto da capo. Il Qatar c'era il vantaggio di aver fatto i test e conoscere regolazioni dell'elettronica e del telaio. Qui dovremo essere veloci a capire tutto il 'pacchetto' per arrivare a domenica con la moto al meglio. Nel 2014 la mia moto non era la migliore eppure arrivai terzo, l'anno scorso abbiamo sbagliato la scelta dei pneumatici. Ora mi sento fiducioso di poter migliorare il terzo posto di due anni fa".

Le voci del paddock lo spingono verso la Ducati, ma il maiorchino non si sbottona: "Il mio futuro? Per ora non voglio dire nulla, si deciderà tutto nel giro di qualche settimana". Rossi festeggia i 20 anni dal suo primo Gp. L'obiettivo è migliorare il quarto posto del Qatar. "Sono stato contento di essere riuscito a restare nel gruppo di testa - ha detto il pesarese - purtroppo però mi è sfuggito il podio. Dobbiamo lavorare per essere più competitivi dall'inizio alla fine. La scelta delle gomme ora è più aperta. Gli avversari sono forti, a volte non basta essere veloci. L'importante è imboccare la strada giusta fin dalle libere". Per Marquez il terzo posto è stato un buon inizio: "Sono molto contento, dopo i test invernali così complicati. Non siamo ancora al 100%, eppure sono riuscito ad avere buone sensazioni. Ora non vedo l'ora di andare in pista per avere conferme. L'importante è che sappiamo dove dobbiamo migliorare. La differenza, alla fine, però la fa sempre il pilota". Secondo le previsioni potrebbe piovere: "Allora sarebbe meglio che iniziasse già da sabato".

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