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Australian Open: semifinale Djokovic-Federer, il racconto del flop azzurro

Roger Federer

MELBOURNE. Novak Djokovic, numero 1 del tennis mondiale, è il secondo semifinalista degli Australian Open grazie alla vittoria, per 6-3 6-2 6-4, sul giapponese Kei Nishikori, numero 7. Il 28enne serbo sfiderà lo svizzero Roger Federer (3), che ha battuto per 7-6 (4) 6-2 6-4 il ceco Tomas Berdych (6). La semifinale della parte alta del tabellone femminile opporrà invece la statunitense Serena Williams, numero 1 e campionessa in carica (6-4 6-1 alla russa Maria Sharapova, n. 5), e la polacca Agnieszka Radwanska, n. 4 (6-1 6-3 alla spagnola Carla Suarez Navarro, n. 11).

Il 34enne fuoriclasse svizzero ha vinto quattro volte a Melbourne (l'ultima nel 2010) e punta al record assoluto di titoli Slam (ne ha già 17, l'ultimo conquistato nel 2012 a Wimbledon). Battendo il 30enne Berdych per la 16/a volta in 22 sfide, Federer ha intanto raggiunto per la 39/a volta il penultimo atto di un torneo 'major'.

Serena Williams in semifinale, ko Sharapova - Serena Williams si e' qualificata per le semifinali degli Australian Open battendo per la 18/a volta Maria Sharapova. La statunitense campionessa in carica si e' imposta per 6-4, 6-1. La Williams, che in Australia cerca la sua settima vittoria, ha ricevuto per due volte cure mediche durante il match, alla fine del primo set e dopo il terzo gioco del secondo, ma non e' stato chiaro per quale motivo. La n.1 del mondo affrontera' in semifinale la n.4 del tabellone Agnieszka Radwanska.

E' un bilancio nel complesso modesto, invece, quello della spedizione azzurra agli Australian Open 2016: inferiore a quanto ci si poteva aspettare in base al ranking e a quello dell'anno scorso, che era stato impreziosito dall'acuto finale di Fabio Fognini e Simone Bolelli, primi italiani a vincere un titolo Slam nel doppio dopo Pietrangeli e Sirola nel 1959 al Roland Garros. Nel 2015, dei dieci azzurri al via - sei donne e quattro uomini - quattro erano usciti al primo turno, tre al secondo, due al terzo, uno al quarto. Quest'anno, su otto - cinque uomini e tre donne - cinque sono caduti subito, uno al secondo turno, due al terzo. In dettaglio, hanno giocato un solo match Fognini, con il numero 23 primo italiano del mondo, battuto dal lussemburghese Muller (38); Paolo Lorenzi (57), ko con il bulgaro Dimitrov (28); e Marco Cecchinato (92), con il francese Mahut (63). Subito fuori anche Sara Errani (19), superata a sorpresa dalla russa Gasparyan (58); e, più giustificata, Camila Giorgi (36), che aveva di fronte la numero 1, e campionessa in carica, Serena Williams.

Nel secondo turno si è arreso Bolelli (64) all' australiano Tomic (17). Uno stadio più avanti si sono spinti Andreas Seppi e Roberta Vinci: l'altoatesino (29), che nel 2015 era arrivato agli ottavi dopo aver sconfitto nel terzo turno Federer, è caduto contro il numero 1, e campione in carica, Novak Djokovic; inatteso invece il ko della tarantina (15) - neanche stavolta la finalista degli Us Open ha infranto il tabù del terzo turno a Melbourne - contro la tedesca Friedsam (82). Quanto ai doppi, la difesa dello storico titolo da parte di Fognini e Bolelli si è fermata nel secondo turno, contro i francesi Mannarino e Pouille. Nel terzo sono usciti Seppi e Cecchinato, eliminati da due maestri della specialità quali l' olandese Rojer e il romeno Tecau; come pure la Vinci e la russa Svetlana Kuznetsova, battute dalle numero 1 del mondo, la svizzera Martina Hingis e l'indiana Sania Mirza. Prima del secondo turno si è fermata - non sconfitta sul campo ma per un inaspettato ritiro - l'inedita coppia Errani/Fognini, dopo aver superato all'esordio gli spagnoli Parra Santonja e Marc Lopez. La nuova partnership tra Sara e Fabio ha come obiettivo primario la partecipazione alle Olimpiadi di Rio.

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