PARIGI. Soltanto una riga, «in apparenza insignificante», potrebbe «salvare Michel Platini dai sospetti di corruzione»: a pubblicare stralci del documento - un verbale UEFA del 1998, di 23 pagine, dal quale emerge che le somme incassate dall'ex numero 10 erano chiaramente pattuite - è il domenicale Le Journal du Dimanche. Il settimanale, nel giorno delle elezioni regionali che prefigurano la vittoria del Front National di Marine Le Pen, dedica l'intera prima pagina al «documento che può salvare Platini». Il documento, che il settimanale afferma di aver consultato e che si trova «al sicuro», è un rapporto di 23 pagine datato 12 novembre 1998. È un verbale del comitato esecutivo UEFA che si svolse il 12 novembre 1998 a Stoccolma, in un salone dell'hotel Sheraton.
Presidente è Lennart Johansson, lo svedese appena battuto nella corsa alla presidenza della Fifa da Joseph Blatter, sostenuto da Michel Platini. Attorno al tavolo, oltre a Johansson e Platini, l'allora vicepresidente Uefa (e Fifa) Antonio Matarrese, i tedeschi Egidius Braun e Gerhard Aigner, il turco Senes Erzik e il norvegese Per Ravn Omdal. Oltre all'ordine del giorno previsto (marketing della Champions, Coppa intercontinentale, ecc.) appare fra le «questioni chiave» «le vicende della Fifa». Una delle pagine del memorandum accluso, è intitolata «argomenti chiave: ruolo di Michel Platini». Vi si legge: «Platini è coinvolto nella campagna dell'elezione di JSB (le iniziali di Blatter, ndr). Questi ha già annunciato che Platini diventerà il prossimo direttore per gli sport della Fifa. Platini diventerebbe coinvolto quindi nella Fifa». La nota prosegue citando i «dubbi» espressi sulle qualifiche di Platini« per quel ruolo e sulla sua presunta intenzione di »lavorare da Parigi«.
Poi, nero su bianco, si parla della sua remunerazione: »si sente parlare di uno stipendio di un milione di franchi svizzeri«. Per i sostenitori di Platini, citati dal giornale, si tratta di »una benedizione caduta dal cielo«, che smonta il principale capo d'accusa nei confronti dell'ex giocatore della Juventus, aver incassato 2 milioni di franchi svizzeri nel 2011. Quella cifra, richiesta dallo stesso Platini come saldo di tutti gli arretrati del periodo 1998-2002, risulterebbe dal documento UEFA come stipendio dovuto dalla FIFA. Michel Platini, in quel periodo, veniva pagato da Blatter con lo stipendio ufficiale di 300.000 franchi svizzeri all'anno per il suo ruolo di consigliere. Ha sempre sostenuto di aver avuto un »accordo verbale« perchè la Fifa gli versasse un milione all'anno. Ma Blatter gli disse, questa la ricostruzione dell'ex nazionale francese, di non volerlo pagare ufficialmente più del suo segretario generale e che gli avrebbe versato la differenza in seguito. Soltanto nel 2010 Platini chiese il »saldo mai versato« della sua remunerazione: avrebbe dovuto chiedere 700.000 franchi per ognuno dei 4 anni (totale 2 milioni 800.000), in realtà reclamò e ottenne soltanto 2 milioni, pari a 500.000 franchi svizzeri all'anno. Il documento del Journal du Dimanche dimostra che dell'accordo della Fifa con Platini erano a conoscenza tutte le massima autorità del calcio.
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