LONDRA. Roger Federer ha inflitto a Novak Djokovic la prima sconfitta dopo una striscia positiva di 23 match ed è lanciato verso le semifinali delle Atp World Tour Finals, che sono invece praticamente precluse a Fabio Fognini e Simone Bolelli, battuti per la seconda volta nel torneo di doppio sul veloce indoor della 02 Arena di Londra. Il 34enne fuoriclasse svizzero (3) si è imposto per 7-5,6-2, in un'1h18', sul serbo, sei anni più giovane e in vetta alla classifica, portandosi in vantaggio, 22-21, nel bilancio delle loro sfide, uno dei classici che hanno illuminato il tennis degli ultimi anni. E vendicando così l' ultimo ko, il 13 settembre nella finale degli Us Open. Campione in carica (oltre che nel 2008, 2012 e 2013) al Masters, 'Nolè ha subito oggi la sesta sconfitta, a fronte di 79 vittorie, del 2015, annata eccezionale, che gli ha regalato 10 titoli: anche la precedente era stata contro 'King Roger', in agosto in finale a Cincinnati. Recordman di presenze (13) e di titoli (6) nel torneo, il campione di Basilea ha prevalso nettamente sul belgradese, poco preciso e alquanto falloso (solo 12 vincenti e 22 errori gratuiti). Dopo un primo set equilibrato, con break al 12/o game, Federer ha imposto il proprio gioco nel secondo, sfoggiando a tratti tennis di altissimo livello. Nel singolare precedente, il giapponese Kei Nishikori, numero 8 Atp, aveva riscattato il ko di domenica con Djokovic imponendosi, per 7-5 3-6 6-3, sul ceco Tomas Berdych, numero 6, che due giorni prima era stato liquidato dallo svizzero. Nel doppio, sono praticamente ridotte a zero le 'chancè di superare la fase a gironi per Fognini e Bolelli, primi italiani a partecipare al Masters nel doppio (in singolare vi sono riusciti Adriano Panatta nel 1975 e Corrado Barazzutti nel 1978). I vincitori degli Australian Open 2015 - prima coppia azzurra a conquistare un titolo Slam dopo Pietrangeli e Sirola nel 1959 al Roland Garros - sono stati battuti per 6-3 6-2, in appena 56', da Bob e Mike Bryan, campioni in carica e coppia numero 1 del mondo. È stato netto il predominio dei 37enni genelli statunitensei, inesorabili sotto rete. Fabio e Simone avevano perso anche il primo match, domenica, contro il britannico Jamie Murray (fratello minore del più noto e titolato Andy) e l'australiano John Peers. Anche i Bryan, due giorni fa, avevano ceduto, inaspettatamente, all'indiano Rohan Bopanna e al romeno Florin Mergea: ma, con la vittoria di oggi, restano in corsa per le semifinali. Che si contenderanno con Murray e Peers, superati per 6-3 7-6 (5), da Bopanna e Mergea, a punteggio pieno nel girone e qualificati.