GENOVA. Raggiunta tra la Sampdoria e Vincenzo Montella l'intesa economica per portare l'ex Aeroplanino sulla panchina blucerchiata al posto di Walter Zenga. Montella potrebbe firmare fino al 2017. Il ds della Samp, Carlo Osti, incontrerà domani i dirigenti della Viola per discutere della clausola rescissoria di 5 milioni di euro prevista dal contratto che lega Montella alla squadra toscana.
Che siano già stati scritti i titoli di coda per il film che ha avuto protagonista Walter Zenga alla Samp ancora non è dato ufficialmente di sapere. Ma che il tecnico sia a rischio esonero, dopo la figuraccia blucerchiata rimediata ieri sera al Ferraris contro una grande Fiorentina, sembra certo. Dal vertice romano tra il presidente Massimo Ferrero, l'avvocato Antonio Romei e il ds Carlo Osti poco e nulla trapela se non che la società sembra essere particolarmente irritata dalla fulminea partenza di Zenga per il Dubai dove si trova la sua famiglia: se esonero sarà, vista l'assenza del protagonista, sarà difficile che possa esser ufficializzato per mail. Sono ore calde per la società genovese. Per l'ex portiere dell'Inter, invece, non è successo niente di che: «il viaggio era stato concordato con la società» ha fatto sapere mister Z. che ha respinto al mittente tutte le ipotesi sollevate nel pomeriggio dai siti specializzati sull'equazione partitaccia = viaggio = esonero. Tra Zenga e il pubblico blucerchiato non è mai nato il feeling, forse per il passo falso nei preliminari di Europa League e quei quattro gol presi in casa dal modesto Vojvodina o forse perchè dopo Mihajlovic i tifosi s'aspettavano qualche blasone in più. Fatto sta che ieri sera i fischi che hanno accolto Zenga all'inizio della partita sono stati nulla confronto a quelli che il tecnico s'è beccato alla fine della gara. E nel tunnel che porta dalla tribuna agli spogliatoi si narra che un arrabbiatissimo presidente sia stato accolto dal coro «mandalo via, Ferrero mandalo via». A chi eccepisce che la Samp, a 16 punti, non se la passa poi male, le cifre obiettano il contrario: è vero che la classifica resta ancora discreta, ma due punti nelle ultime tre giornate e la sola vittoria negli ultimi sette turni qualche domanda la scatenano. E il clima peggiora sempre più. Tanto che c'è chi attribuisce la frase di Cassano sussurrata a Pepito Rossi nelle more di Samp-Fiorentina («Come sto? Ti devo dire la verità? Una merda») a mancanza di serenità in casa Samp.
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