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Serena Williams regina di Wimbledon: per lei è il 6° titolo

Una vittoria che le consente per la seconda volta di completare il 'Non Calendar Slam', i quattro Major di fila, ma non nello stesso anno solare

LONDRA. Nuovo trionfo per Serena Williams sull'erba di Wimbledon: il sesto alloro sui prati londinesi vale il 21/o Slam, ma soprattutto avvicina la numero uno del mondo a uno storico Slam. La statunitense impiega un'1h23' per sconfiggere la 21enne spagnola Garbine Muguruza, rivelazione dei Championships 2015, chiudendo la finale al secondo match-point (6-4, 6-4).

Una vittoria che le consente per la seconda volta di completare il 'Non Calendar Slam', i quattro Major di fila, ma non nello stesso anno solare. Le era già successo tra il Roland Garros 2002 e gli Australian Open 2003. Questa volta, però, ha l'occasione di completare il Grande Slam, vincendo gli Us Open. Un'impresa riuscita solo a tre tenniste finora: Maureen Connolly, Margareth Court e Steffi Graf. A 33 anni Serena aggiunge l'ennesima gemma a una carriera che conta 68 titoli, di cui sei Championships (come Billie Jean King), e altrettanti Us Open e Australian Open.

«È una grande soddisfazione, soprattutto perchè quando è cominciata questa stagione Wimbledon era il mio obiettivo primario - le parole di Serena -. Negli ultimi anni ero sempre uscita troppo presto». All'orizzonte c'è già New York, la prossima sfida, l'appuntamento con la storia. «Ci ho pensato subito dopo la fine della finale. Immagino che se ne parlerà molto, ma ora che ho realizzato il Serena Slam sono più tranquilla. Ho vinto gli Us Open tante volte, non credo di dover dimostrare nulla a nessuno. Ho messo anche al sicuro il primo posto nel ranking mondiale, che per me resta la cosa più importante».

Già qualificata per Wta di fine stagione, con i suoi 33 anni e 289 giorni diventa la più matura vincitrice a Wimbledon dell'era Open. «Ma io non mi sento per nulla vecchia, nè come tennista men che meno come donna. Anzi, penso di sentirmi meglio oggi di quanto non mi sentissi cinque anni fa, quando non avrei mai immaginato di poter vincere così tanto». Le ultime parole sono per l'avversaria di giornata, omaggiata da una lusinghiera previsione. «È una combattente che non molla mai, penso che presto potrà vincere uno Slam», parola di Serena, che vale un'investitura.

Una standing ovation dei 15 mila sul Centrale ha addolcito la sconfitta della spagnola Muguruza, comunque orgogliosa del proprio torneo. «Non potevo smettere di piangere, è stata una sensazione speciale. Fino all'anno scorso non mi piaceva l'erba, poi mi sono convinta che anche qui potevo giocare bene».

Domani gran chiusura dei Championships con la finale uomini tra il numero uno al mondo Novak Djokovic e Roger Federer. Sarà la sfida n.40 tra i due, conduce di misura lo svizzero (20-19), mentre sono in parità gli scontri diretti sull'erba di Church  Road, 1 a 1. Sei pari sono i match in tornei dello Slam, 9-5 a favore di Djokovic le finali.

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