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Juve, discorso aperto. Allegri: vittoria poteva essere più larga

Nell'andata degli ottavi la Juve vince 2-1 sul Borussia Dortmund. L'allenatore bianconero: "Adesso pensiamo alla Roma"

TORINO. «La vittoria è giusta. Poteva essere più larga perchè abbiamo avuto molte occasioni, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, non concedendo nulla al Borussia». Queste le prima parole del tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ai microfoni di Sky Sport. «Sono sfide equilibrate, sappiamo che bisogna saper difendere e attaccare nei momenti giusti - ha proseguito -.  Potevamo sfruttare meglio alcuni contropiede, ma siamo contenti. Era un test importante, ma ora pensiamo allo scontro diretto con la Roma».

«In queste partite ci vuole molta testa. Sapevamo di non poter dominare l'avversario, ma siamo stati attenti e abbiamo giocato un buon secondo tempo - ha aggiunto Allegri -. Stasera esco dalla partita con tante certezze e pochi dubbi. Bisogna avere testa e alla fine il risultato è arrivato. L'allenatore bianconero infine ha parlato di Pirlo, uscito per infortunio: «Non possiamo dire niente per ora, speriamo non sia nulla di grave al polpaccio, domani faremo gli esami».

Primo round alla Juventus, ma l'ottavo di Champions rimane apertissimo: 50 e 50, come qualcuno aveva detto - e molti avevano pensato - nei giorni scorsi. La Juve ha sofferto e ha subito il gol che Allegri aveva tanto raccomandato di evitare perchè può essere una zavorra pesantissima alla resa dei conti. Ma è stato un vero infortunio, di quelli che ne capita al massimo un paio nella carriera di un campione. È toccato a Chiellini, spesso insuperabile, questa volta vittima di uno scivolone che ha alzato la barriera del passaggio a livello a Reus. Una disavventura che ha avuto un contraccolpo più che sullo sfortunato protagonista sull'intera squadra. Ma le difficoltà bianconere non sono di certo figlie solo della malasorte - dopo la mezz'ora è poi dovuto uscire Pirlo per un malanno muscolare -: il Borussia ha dimostrato una qualità di gioco una spanna superiore rispetto alla Juventus, che è vissuta di rendita sulla carica e sui gol di Tevez e Morata, nella vana speranza che si accendesse il genio calcistico di Pogba e Vidal. Il centrocampo di Allegri invece questa sera ha patito l'organizzazione di gioco del Borussia, sempre tenuto insieme da Gundogan, Mkhitaryan e Reus.

È stato un primo tempo di errori, timidezze e sfortune per la Juventus. Pogba, Vidal quasi si nascondevano, il Borussia bloccava completamente le corsie laterali, dove Lichsteistener  ed Evra non riuscivano mai a fare capolino. Il vantaggio, con Tevez decisivo nell'aprire il contropiede per Morata e nell'avventarsi poi sulla palla vagante in area, durava 5', quando è entra in gioco la jella. Chiellini è scivolato, cadendo a terra, sulla trequarti, Reus è scappato verso la porta di Buffon: avrebbe potuto sbagliare il gol solo con un atto estremo di fair play per la disavventura del difensore. Ma non l'ha fatto e allo 'Stadium' è cominciata la sofferenza bianconera. La Juventus ha accusato il colpo e ha balbettato: la circolazione di palla è stata lenta e prevedibili, troppi i tocchi sbagliati da Pogba e Vidal. Lichsteiner ha provato ad opporre resistenza a Reus, dalla parte opposta Evra era al 'prego, s'accomodi. Il Borussia ha preferisto non affondare, ma la Juve è andata in confusione totale, anche in difesa.

Altra tegola è stata l'infortunio di Pirlo, costretto a lasciare il campo, sostituito da Pereyra, che è andato a fare il trequartista al posto del cileno. Ma ecco il colpo inaspettato: Tevez, ancora lui, ha innescato l'azione del 2-1: Pogba ne ha combinata finalmente una giusta e pesca a centro area Morata che ha girato in porta.

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