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Valentino Rossi all'apice della carriera: "Mai stato così forte"

Dopo tre stagioni vissute fra più ombre che luci, il Dottore è riuscito a tornare protagonista, chiudendo il Mondiale al secondo posto, alle spalle del giovane fenomeno spagnolo.

PALERMO. «Non sono mai stato così forte». Alla fine di un anno che lo ha visto rinascere e guardando a un 2015 dove vuole provare a battere Marc Marquez e Jorge Lorenzo, Valentino Rossi confessa di sentirsi all'apice della sua carriera. Del resto, dopo tre stagioni vissute fra più ombre che luci, il Dottore è riuscito a tornare protagonista, chiudendo il Mondiale al secondo posto, alle spalle del giovane fenomeno spagnolo.

«Ho lavorato tanto quest'anno su tutti i piccoli dettagli - racconta al magazine 'Autosport' - Tutto è cambiato. Prima di tutto i miei avversari, che sono più giovani e più forti di quanto lo fossero in passato. E io sono più vecchio, anche se mi sento al 100%». Ma non solo. «Anche le moto sono cambiate, le gomme e i sistemi elettronici sono parecchio diversi e soprattutto il modo di guidare la moto è cambiato tantissimo in questi 10 anni - spiega ancora il 35enne pilota della Yamaha - Ma mi piace provare a migliorarmi, fa parte del gioco».

Dopo un 2013 avaro di soddisfazioni, Rossi si era dato sei gare di tempo per decidere se andare avanti o meno e la risposta è stata più che positiva. «Sono davvero felice e orgoglioso, è stata un'ottima stagione perchè sono riuscito a migliorare la mia velocità e i miei risultati di tanto rispetto alla stagione passata. Era un obiettivo molto importante per me perchè dovevo decidere se continuare o fermarmi. Mi sono divertito tanto, ci sono state molte belle gare e altrettante battaglie». E anche la scelta di divorziare da Jeremy Burgess per affidarsi a Silvano Galbusera si è rivelata vincente: «è stata una decisione difficile, anche per il rapporto che ci legava, ma è stata anche una decisione coraggiosa della quale ero abbastanza sicuro, anche perchè oggi il modo di lavorare in MotoGp è diverso rispetto al passato».

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