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La Samp passa a Verona e vola al quarto posto, Sant'Elia "vietato" a Zeman

I blucerchiati passano con il trio Eder-Okaka-Gabbiadini. Il Cagliari ancora non riesce a vincere in casa e adesso è in zona retrocessione

VERONA.  Profumo d'Europa per la Sampdoria di Mihajlovic. I blucerchiati passano sul velluto anche al Bentegodi e vanno alla caccia dei cugini del Genoa per il terzo posto da Champions. Un risultato netto, indiscutibile anche nel punteggio, segnato in maniera profonda da un episodio che  incanala la gara.  La miccia di una gara combattuta, agonisticamente accesa, ma decisamente in equilibrio, si accende al 27' della prima frazione. Tachtsidis, il greco sempre più oggetto degli strali della tifoseria di casa, perde l'ennesimo pallone a centrocampo e innesca la ripartenza della Sampdoria. Gabbiadini serve Eder che sfugge alle spalle di Maquez che lo abbate da dietro.

Giusto sia il rigore, sia l'espulsione del difensore messicano. Eder è freddo e spiazza Rafael. Meglio di cosi per la squadra di Mihajlovic sembra davvero non potersi mettere.  Ma una partita che sembra indirizzata da quel momento cambia registro. Il Verona trova orgoglio e anche il pareggio grazie ad un sempre verde Toni capace in spaccata di anticipare Silvestre e baby Romagnoli. Il Verona sembra partire con il piglio giusto anche nella ripresa poi Mihajlovic prova a sparigliare le carte giocandosi l'opzione Krstisic. È il jolly vincente.

Prima è una palla velenosa di Gabbiadini a trovare Okaka ben piazzata dalle parti di Rafael, poi è l'asse Krstisic-Eder che permette a Gabbiadini il tris. Il Verona è alle corde, la Sampdoria potrebbe dilagare ma il tentativo di Okaka finisce sul palo. I padroni di casa sfiorano nel finale la rete della speranza con Toni ma conoscono la terza sconfitta consecutiva e una crisi che mette in discussione molte certezze. Forse anche quella di un Mandorlini saldamente legato alla panchina scaligera. Per la Sampdoria uno scatto dal profumo d'Europa per una Genova che sogna in grande con tutte e due le sue squadre.

Nell’altro posticipo il Chievo vince 2-0 al Sant'Elia con due colpi iniziali da ko della coppia Meggiorini-Paloschi: come se al suono del primo gong un pugile tirasse in piena faccia un gancio e un diretto. E il Cagliari va giù. In campo e in classifica, scivolando al terz'ultimo posto e sostituendo in quella posizione proprio la formazione di Maran.  Per la squadra rossoblù, nella giornata meno zemaniana di questo campionato, è la seconda sconfitta di fila in casa.

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