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Non arriva il poker degli azzurri, tra petardi e interruzioni Italia e Croazia 1 a 1

Candreva porta in vantaggio gli azzurri, una papera di Buffon rimette in carreggiata i croati. Partita sospesa per 10 minuti per il lancio di oggetti dalla curva ospite

MILANO. Non arriva il poker, ma Conte mantiene l'imbattibilità. Al Meazza finisce 1-1 Italia-Croazia, sfida tra le due prime della classe del girone che proseguono a braccetto la loro marcia verso Euro2016. Meglio i croati, anche se sono gli azzurri a passare in vantaggio con Candreva (11'), per poi subire l'immediato pareggio di Perisic (15'). Ottima la figura fatta dalla squadra di Kovac, pessima quella dei tifosi croati che hanno lanciato petardi e fumogeni in campo, costringendo l'arbitro a interrompere più volte la partita. L'Italia cercava il quarto successo nelle qualificazioni, si è dovuta accontentare di un pareggio, il primo della gestione Conte.  L'ex tecnico della Juve deve rinunciare a tanti giocatori: Bonucci, Pirlo, ma anche Verratti, Ogbonna e Balotelli. Il ct schiera il «suo» 3-5-2 con Buffon tra i pali, in difesa Darmian, Ranocchia e Chiellini, a centrocampo De Sciglio e Pasqual esterni, De Rossi (oggi alla 100esima presenza in azzurro) in regia, Marchisio e Candreva interni.

La Croazia risponde con il 4-2-3-1, Mandzukic è l'unica punta, Modric il faro della squadra, mentre l'interista Kovacic va in panchina. Tantissimi i tifosi croati al Meazza (in tutto circa 65mila gli spettatori) e la squadra di Kovac li scalda subito con un ottimo approccio alla gara. Buffon dice no al destro di Rakitic e sul corner successivo si oppone a Vida. Al 9' ci prova Modric dai 25 metri, Buffon blocca. Italia in difficoltà, ma all'11', al primo tentativo gli azzurri passano: Zaza serve Candreva, gran destro dai 18 metri e palla in rete (primo gol in Nazionale per il laziale). La replica croata è immediata e infatti, dopo 4 minuti, Perisic si accentra dalla sinistra, entra in area e batte Buffon con un destro tutt'altro che irresistibile. Brutto errore del capitano azzurro. Conte e Kovac sono costretti a ricorrere ai primi cambi, il primo perde Pasqual e fa entrare Soriano (al debutto), il croato inserisce Kovacic per Modric. Gara equilibrata, ma dopo i primi 20 minuti di fuoco, il ritmo cala anche se al 46' la Croazia va vicinissima all'1-2: Buffon rischia in uscita su Mandzukic, la palla arriva a Olic il cui colpo di testa viene respinto sulla linea da Ranocchia. Italia graziata, finisce 1-1 il primo tempo, meglio i croati. In avvio di ripresa ci prova Zaza: sinistro da fuori area che Subasic blocca a terra.

Risponde Kovacic con un fortunoso rimpallo che Buffon blocca. È la Croazia che fa la partita, Conte decide di giocarsi la carta El Shaarawy che rileva Immobile, ma il possesso palla è sempre biancorosso e l'Italia è costretta a chiudersi, con il solo Zaza in attacco che poi fa spazio a Pellè. Al 23' ci prova il «Faraone», di poco alta la sua conclusione. Pochi minuti dopo, all'ennesimo lancio di petardi e fumogeni da parte dei tifosi croati, l'olandese Kuipers è stato costretto a interrompere la gara. Match sospeso per qualche minuto, al ritorno in campo, più vivace l'Italia, trascinata da El Shaarawy che ci prova altre due volte. All'87' è Perisic a graziare gli azzurri: largo il suo diagonale. Finisce 1-1, non una grande Italia, meglio la Croazia, ma le assenze azzurre si sono fatte sentire e il punto non è da buttare.

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