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Sampdoria-Milan, pari con gol
Inzaghi: diventeremo grandi

GENOVA. Diavolo di un El Shaarawy, che torna a segnare dopo 622 giorni proprio nel campo che l'ha visto nascere con la maglia genoana. E diavolo di una Sampdoria che pareggia (ma poteva anche farcela a vincere) e si tiene momentaneamente stretto il terzo posto solitario in classifica, nell'attesa che scenda in campo la Lazio. Una partita davvero infernale, quella che ha visto a Marassi confrontarsi El Shaarawy e Okaka, i due 'nuovi italiani', come li chiamava Prandelli, sotto gli occhi attenti del ct della Nazionale, Antonio Conte.

Ci mette 9' il 'Faraone' a svegliarsi da un sonno che durava 622 giorni: porta palla per 20 metri sulla sinistra e poi, dopo aver fintato un tentativo di cross, si passa il pallone sul destro e lascia partire un siluro che non lascia scampo a Romero. La partita sembra saldamente in mano ai rossoneri, il Milan detta il tempo del gioco, anche grazie al centrocampo blucerchiato che sembra slegato dalla difesa. La Samp balbetta, non riesce a frenare le discese dei diavoli, tutti i tentativi dei blucerchiati vengono vanificati dal centrocampo milanista che cerca il riscatto dopo il periodo infernale appena passato.

Inzaghi ha chiesto ai suoi di giocare d'anticipo e la formula sembra funzionare, mentre la Sampdoria non riesce a lanciare le proprie punte. Al 30' ci prova De Silvestri, sullo sviluppo di un corner, ma il tiro finisce alto sulla traversa. Il Milan sembra calare d'intensità, Okaka sempre raddoppiato, e molto spesso atterrato, reclama il rigore per lo stop di braccio di un difensore rossonero, ma Orsato non è dello stesso parere.     La Samp cresce proporzionalmente al calo del Milan. E' proprio Stefano Okaka l'incubo della difesa milanista. Ed è lui che al 45' realizza una splendida rete: cross di Gabbiadini al centro per Obiang, Rami si fa sorprendere, Okaka anticipa Bonera e fredda Diego Lopez. All'inizio della ripresa la Sampdoria ribalta il canovaccio tattico e si muove esattamente come si era mosso il Milan nel primo tempo, forse con maggior efficacia. E al 6' sugli sviluppi di un corner Obiang di testa spiaccica la palla sul palo, sul rimbalzo Eder è pronto e segna tenuto in gioco da Honda. Inzaghi fa uscire un ininfluente Honda e sceglie di mandare in campo Torres, portando la squadra sul 4-4-2. Al 20' la fortuna restituisce il favore al Milan: fallo di mano netto di Mesbah che, saltando, manca l'appoggio e cerca di non far arrivare una splendida pennellata per Bonaventura. Orsato indica il dischetto. Menez realizza con un tiro da manuale.    La partita cambia continuamente faccia: El Shaarawy ci prova, ma non è preciso, Okaka di contro fa la punta avanzata. Eder, lanciato verso la porta di Diego Lopez, dopo due tunnel viene abbattuto da De Sciglio. Il ritmo non scende, i fronti si ribaltano spesso segno che entrambe le squadre vogliono vincere. Menez ha l'occasione di fare il colpaccio e prova, ignorando Torres liberissimo, a violare la porta di Romero e fallisce senza  meno confermando che è sempre meglio evitare il 'fai da te'. Non ne approfitta nemmeno quando un errore della difesa sampdoriana lo favorisce. Al 39' st Bonera fa il paracarro e fa blocco su Okaka al limite. Per somma di ammonizioni lascia il suo Milan in 10. Inzaghi tenta il tutto per tutto con l'inserimento di Poli per Menez. Il finale è scoppiettante e Lopez con un salto sulla destra impedisce a un'azione Eder-Okaka. L'assedio fallisce, la partita regala un 2-2.

 "Sono molto, molto soddisfatto della prestazione dei miei, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Un po' mi dispiace perchè meritavamo di vincere". Lo ha detto il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi, ai Sky sport dopo il pari con la Samp. "Abbiano giocato bene e sofferto, in prospettiva diventeremo un'ottima squadra - ha proseguito -. Anche dopo la sconfitta con il Palermo ero molto sereno e oggi sono contento, anche se dobbiamo ancora crescere molto".    "Tutti si impegnano al massimo in allenamento, anche chi gioca meno. Mexes ad esempio ha fatto un'ottima partita - ha detto ancora Inzaghi -. El Shaarawy ha sempre dato il massimo e non si discute, sono contento che sia tornato al gol. Mi dispiace per l'espulsione di Bonera, ci mancherà molto nel derby. Comunque dobbiamo lavorare ancora, migliorare in difesa nei calci piazzati ed essere più cinici in attacco".

"E' stata una bella partita, giocata da due squadre che hanno cercato di vincere: non posso rimproverare nulla a 'miei' giocatori, che hanno dato il massimo. Il Milan in avanti fa paura, come noi è compatto e organizzato, non era facile. Abbiamo dato un'altra dimostrazione di crescita". Così Sinisa Mihajlovic, allenatore della Sampdoria, ha commentato a Sky il pareggio casalingo con il Milan. "Sul 2-1 abbiamo avuto qualche occasione per chiudere il match, poi abbiamo sofferto  ha aggiunto -. Abbiamo deciso che la migliore difesa era l'attacco e abbiamo provato a vincere. Comunque abbiamo tenuto bene il campo, soffrendo poco. Non è facile partite sotto in casa e poi portarsi in vantaggio. Penso sia stata una partita pari".  "Il nostro obiettivo - ha concluso - è di stare nella parte sinistra della classifica, poi vedremo: se continuiamo così possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Il ct azzurro Conte? Farà quello che è giusto fare, vedo che adesso porta anche gli occhiali, quindi è difficile che sbagli".

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