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Serie A: la Roma spazza via il Parma, la Juventus è più vicina

I giallorossi passano con i gol di Gervinho, Totti, Pjanic e Taddei e si portano a -8 dalla capolista

ROMA. «Una finale» l'aveva definita Garcia e  la Roma l'ha vinta. Il recupero con il Parma è gonfio di gol,  divertente, emozionante. Forse è temerario dire che il 4-2 per i  giallorossi riapre uno spiraglio nella corsa allo scudetto, ma  senza questa vittoria sarebbe stato certamente capitolo chiuso.  Invece, a sette giornate dalla fine, la Juventus è lontana  'solò 8 punti (81 contro 73) e sognare per i tifosi non costa  nulla. Il Parma, invece, incassa il terzo ko consecutivo e resta  inchiodato al sesto posto, con 47, appena uno sopra l'Atalanta.    


Roma-Parma riprende dal minuto 8 e 20 secondi con una rimessa  laterale per i gialloblù, esattamente il momento in cui - due  mesi fa - l'arbitro De Marco (lo stesso di oggi) aveva deciso  che pioveva troppo per continuare. Strana sensazione, come di  dejà vu. Ma l'avvio di partita è talmente travolgente per  numero di azioni a bersaglio, più da partita di basket che di  calcio, da non lasciare spazio ai ricordi: nei primi 10 minuti  arrivano tre reti, più due annullate (alla Roma), oltre ad un  paio di occasioni per parte, in cui il gol è solo sfiorato.    


Il Parma soffre le ripartenze travolgenti di Gervinho e  Maicon, ma anche i lanci sempre millimetrici di un Totti in  serata di grazia. La Roma appare invece un pò svagata dietro.  Infatti pronti via e Schelotto manda alto di testa una palla  assai invitante. Risponde Maicon, splendidamente servito da  Toti, con un tiro incrociato. Mirante ci arriva.   Al 12' l'equilibrio è già infranto: il Capitano con il 'terzo  occhiò pesca Destro alle proprie spalle. Diagonale sul palo e  Gervinho si ritrova tra i piedi il più facile dei gol. Nemmeno  due giri d'orologio ed il Parma pareggia. Cross di Gobbi per  Acquah, libero di stoppare e girarsi indisturbato. Rasoterra e  De Sanctis battuto. Un minuto scarso ed i giallorossi tornano in  vantaggio con Totti, servito da Pjanic. Destro al volo e palla  nel sette. In mezzo una rete (bella) di Gervinho, ma in  fuorigioco, così come quella di Destro (ma con il guardalinee a  bandierina alzata già da qualche secondo). Lo stesso attaccante  marchigiano (41') di testa centra la trasversale.     Se nello spogliatoio Donadoni disegna una strategia per  riaprire la partita, il Parma non ha il tempo di metterla in  pratica. Perchè al 4' Pjanic festeggia il ventiquattresimo  compleanno con il 3-1 che spegne ogni velleità degli ospiti.  Parte del merito va al solito incontenibile Gervinho ed alla sua  percussione centrale che spacca la difesa parmense.    


Totti continua a dispensare perle, su una di queste Mirante  respinge e Destro tira alto. Esce il n.22 ed entra Florenzi.  Amauri continua a sbattere contro la cerniera difensiva della  Roma, Acquah si spegne lentamente finchè lascia il posto a  Munari. Al 31' esce anche Totti (tra gli applausi croscianti) ed  entra Bastos. C'è tempo per il sigillo di Taddei (di testa,  sull'unico angolo battuto dalla Roma) e per il gol della  bandiera di Biabiany. Il Parma rende la sconfitta un pò meno  amara. La Roma festeggia ed ora aspetta di capire quanto possono  valere questi tre punti. 

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