Giovedì 02 Maggio 2024

F1, Gp Corea: Vettel imbattibile, Alonso sesto e deluso

SEOUL. C'era una volta un «cannibale» di nome  Eddy Merckx: correva e stravinceva. In bici si prendeva proprio  tutto e agli avversari lasciava le briciole. Un «cannibale» c'è  anche in Formula 1: il suo nome è Sebastian Vettel, la sua  carriera da folgorante si sta pian piano trasformando in  leggenda, perchè da quattro anni vince sempre - e senza annoiare  - come confermano i tre titoli mondiali messi in fila.     
Il pilota della Red Bull, stamattina in Corea del Sud, ha  messo il sigillo sulla 42/a pole position (la sesta stagionale)  di un curriculum motoristico che sta assumendo i contorni della  cavalcata trionfale. Davanti a lui, in quanto a pole  conquistate, sono rimasti soltanto il brasiliano Ayrton Senna e  il connazionale Michael Schumacher. Non due piloti qualunque.  Mostri sacri dell'automobilismo. «Non parliamo di record, per  favore - ha detto Vettel, senza falsa modestia -. Amo la F1 ed è  pazzesco essere accostato a nomi del genere. La macchina è ok,  va veloce, ma non mi posso permettere di pensare ai record o a  cose del genere. Domani c'è la gara ed Hamilton proverà a  vincere».      
Chissà, forse un giorno gireranno anche un film su di lui,  dal titolo inequivocabile 'Il tedesco che vinceva tuttò. Non è  bastato uno straordinario Lewis Hamilton, che da ieri  sull'asfalto asciutto (altro che tifone) di Yeongam ha macinato  chilometri a medie impressionanti. La grinta e la determinazione  dell'inglese volante non sono servite per precedere Vettel che,  con il tempo di 1'37«202, ha messo le mani sulla pole. E il  povero Hamilton, nonostante gli sforzi, si è dovuto accontentare  di affiancarlo in prima fila domani, partendo da -0,218  millesimi di secondo. Ma comunque è già qualcosa.      Hamilton si è infilato fra le due Red Bull, precedendo Webber  di un soffio: tuttavia, l'australiano dovrà partire dalla 7/a  fila, perchè retrocesso al 13/o posto, in quanto deve scontare  la penalità subita nell'ultimo Gp, a Singapore. Poi, la Lotus di  Romain Grosjean, che prenderà il via accanto a Nico Rosberg,  mentre i ferraristi Alonso e Massa scatteranno dalla terza fila:  lo spagnolo ha accusato un distacco di 0,836 da Vettel, il  brasiliano di 1»021. Alonso si è migliorato nell'ultimo  tentativo, ma anche per effetto della decelerazione del campione  iridato, che ha preferito risparmiare le gomme. Kimi Raikkonen  (10/o) è finito dietro pure alle Sauber di Nico Hulkenberg ed  Estaban Gutierrez.    
Amaro Alonso, dopo le qualifiche. L'asturiano non si è detto  «sorpreso», perchè «in termini di prestazione il sabato è sempre  difficile per noi e continuerà a esserlo fino alla fine del  campionato. La domenica di solito le cose migliorano e il nostro  obiettivo è sempre il podio». «L'unica cosa - ha aggiunto - è  che qui il degrado delle gomme, con la super soft, è alto. Il  giro inizia molto più veloce, però perdi alla fine per un  degrado alto. Parlo di gomme nuove. Forse c'è un pò più di  graining sulla super-soft, un pò meno sulla media. Domani spero  di essere più competitivo».  

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