NEW YORK. Ennesima delusione di un 2013 infausto per Roger Federer: il fuoriclasse svizzero, che a 32 anni sembra essersi avviato sul viale del tramonto, è uscito negli ottavi di finale dagli Us Open, battuto dallo spagnolo Tommy Robredo; una sconfitta che lo priva dell'occasione di trovare dall'altra parte della rete il suo storico avversario Rafa Nadal nell'unico torneo del Grande Slam in cui non si sono mai affrontati. Il 27enne maiorchino, numero 2 del tennis mondiale e in forma strepitosa, ha invece raggiunto i quarti di finale pur cedendo il primo set al tie-break al tedesco Philipp Kohlschreiber. Ex numero 1 del mondo ora sceso al 7/o posto, cinque titoli consecutivi a Flushing Meadows dal 2004 al 2008, Federer ha ceduto a Robredo, che nelle loro dieci precedenti sfide non lo aveva mai battuto, in tre set che devono essergli sembrati un calvario, con il punteggio di 7-6 (3) 6-3 6-4. «La mia è stata una prestazione frustrante, senza togliere nulla a Tommy, in un certo senso mi sono autodistrutto»', ha ammesso il campione di Basilea, che per la prima volta dal 2003 non raggiunge almeno i quarti agli Us Open e per la prima stagione dal 2002 non gioca nemmeno una finale nei tornei dello Slam. Quest'anno ha raggiunto le semifinali agli Open d'Australia, i quarti al Roland Garros per poi uscire clamorosamente, due mesi fa, al secondo turno a Wimbledon, per mano dell'ucraino Sergiy Stakhovsky. Sono seguite due sconfitte, sempre contro avversari assai più in basso nel ranking, ad Amburgo e Gstaad; quindi un'altra, sia pure onorevole, contro Nadal a Cincinnati. Quel Nadal - affermatosi su Kohlscreiber in rimonta e progressione, per 6-7 (4) 6-4 6-3 6-1 - che ora non incontrerà nei quarti di finale del quarto ed ultimo torneo dello Slam della stagione, che vedranno invece un derby spagnolo Nadal-Robredo, numero 2 contro numero 22. A conferma della stagione straordinaria del maiorchino, fin qui 9 titoli vinti e nessuna sconfitta in 19 match giocati sul cemento. «La differenza è che io ho sfruttato le palle-break, lui no», ha spiegato Robredo dopo il match con Federer (il bilancio è in effetti di 4 su 7 convertite dallo spagnolo, 2 su 16 dallo svizzero, che ha commesso ben 43 errori gratuiti). In quello che è sembrato quasi un segno del destino e un presagio del declino per il conquistatore di 17 titoli dello Slam, le quasi cinque ore di sospensione causate dalla pioggia hanno costretto gli organizzatori a spostare il match con Robredo dal campo principale - il mitico Arthur Ashe Stadium, capace di circa 22 mila spettatori - al più piccolo Louis Armstrong, dove Roger non giocava dal 2006. Nell'altro incontro degli ottavi giocato ieri, il francese Richard Gasquet, numero 9 mondiale, ha superato il canadese Milos Raonic (n. 11) 6-7 (4) 7-6 (4) 2-6 7-6 (9) 7-5; e affronterà nei quarti lo spagnolo David Ferrer (n. 4), che si è imposto sul serbo Janko Tipsarevic (n. 21) per 7-6 (2) 3-6 7-5 7-6 (3). Quanto agli azzurri Fabio Fognini, Paolo Lorenzi, Filippo Volandri e Thomas Fabbiano sono stati eliminati all'esordio; Andreas Seppi è uscito al terzo turno, superato dall'uzbekho Denis Istomin.
Us Open, Federer sconfitto ancora
L'ex numero uno del mondo perde contro Robredo: il suo 2013 è da dimenticare
Caricamento commenti
Commenta la notizia