ROMA. Balotelli si sveglia tardi e riesce solo ad evitare la sconfitta del Milan a Cagliari trasformando con freddezza un rigore. Per i milanisti è comunque un passo falso perchè rimangono a due punti dalla Lazio, in attesa del posticipo che potrebbe consentire all'Inter di salire a un punto dai biancocelesti. È il clou del turno pomeridiano che vede acuirsi la crisi di una Roma in caduta libera che perde 3-1 in casa di una Samp rigenerata da Delio Rossi con Osvaldo che sullo 0-1 tira goffamente un rigore sottratto a Totti. Vince solo l'Udinese su un modesto Torino (e diventa 8/a scavalcando i giallorossi) mentre gli altri 4 incontri finiscono in parità e nella serie A dei tre punti è un evento raro.
I giochi nell'alta classifica del resto erano già fatti dopo i corposi anticipi del sabato: la Juventus affronta la Champions corroborata dal limpido successo sulla Fiorentina. Ora i punti di vantaggio sono tornati cinque grazie alla superba prestazione della Lazio che ha messo alla frusta il Napoli che solo alla fine ha trovato il pari in una gara illuminata da quattro legni. Il Milan non trova i tre punti agognati a Cagliari pur insistendo con la premiata ditta Balotelli-El Shaarawi. La gara, che si disputa a Is Arenas dopo le polemiche di questi giorni, è molto equilibrata ma a chiusura del primo tempo i sardi trovano il vantaggio con Ibarbo che di nuca anticipa Zapata. Poi nella ripresa i rossoneri cercano di recuperare ma le punte non trovano spazio e per trovare il pari ci vuole uno scomposto intervento di Astori, che viene espulso, su Balotelli che trasforma il rigore con una finta e poi zittisce il pubblico che fischia. Alla fine un gol di Balotelli viene annullato perchè il pallone era uscito sul cross di Boateng. Chissà se Berlusconi avrà rafforzato la sua posizione critica nei confronti di Allegri dopo la colorita espressione di ieri.
Ma se il Milan borbotta alla Roma non resta che piangere. Il cambio di panchina conferma limiti tattici e caratteriali: Andreazzoli ripresenta Stekelenburg e De Rossi e nella prima fase la squadra crea più opportunità. I giallorossi fanno centro con Lamela su iniziativa di Totti ma il gol viene annullato per fuorigioco. In realtà l'argentino è in posizione regolare mentre non lo era, nella prima fase dell'azione, Marquinho. Inutili le proteste di Totti e poco dopo i liguri passano con un'azione di Poli che serva sulla fascia l'indisturbato Estigarribia che trova l'angolino opposto. Poi la Roma spreca la migliore occasione per pareggiare: Osvaldo viene atterrato da Gastaldello in area ma sbaglia il rigore con un tiro lento e prevedibile. La Sampdoria trova mordente e atterra la Roma con il raddoppio di Sansone con una punizione gioiello. Lamela riapre i giochi sfruttando una confusa situazione, ma in pochi minuti i liguri segnano il 3-1 con Icardi (ottavo centro stagionale) sotto gli occhi del ct argentino Sabella. La Roma colpisce la traversa con Lamela ma questa netta sconfitta conferma la complessità della crisi. Alla fine scintille tra Delio Rossi e Totti.
Il Siena riesce a portarsi in vantaggio a Bologna con uno splendido colpo di testa di Emeghara, che ripete la prodezza con l'Inter, ma i rossoblù recuperano con Konè su iniziativa di Diamanti. L'Udinese regola uno scialbo Torino con un gol iniziale di Pereira che riprende una conclusione respinta del solito Di Natale e la formazione di Guidolin, meno spettacolare di altre stagione, continua a risalire in classifica. Nell'anticipo dell'ora di pranzo vince la paura di perdere con Parma e Genoa che rischiano poco ma a recriminare sono gli ospiti che hanno colpito due pali con Bertolacci. Gli emiliani di Donadoni stanno perdendo smalto e la coppia d'attacco Amauri -Belfodil non riesce più a eccellere. Ma sono ben altre le squadre ad essere inguaiate
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