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Lezione di Zeman al Milan

Nell'ultima partita del 2012, la Roma surclassa i rossoneri in una partita che non ha avuto storia. Già alla mezzora del primo tempo giallorossi avanti 3-0 con Burdisso, Osvaldo e Lamela. Quest'ultimo a inizio ripresa chiude i conti. La squadra di Allegri si sveglia tardi e rende il boccone un po' meno amaro con le rete di Pazzini e Bojan

ROMA. La Roma vola sulle macerie del Milan, battendolo 4-2 in una serata che per entrambe era un po' lo snodo della stagione, visto che le altre contendenti per l'Europa, Inter a parte, avevano tutte vinto. Per Roma e Milan il posticipo era una gara a risultato obbligato, la vittoria, e a centrarlo con pieno merito e con una prestazione esaltante, al di là dei quattro gol realizzati, è stata la squadra di Zeman. Oltre ai tre punti, che li portano a quota 32, a due lunghezze dal Napoli quinto, i giallorossi hanno portato a casa per Natale un'enorme carica di fiducia, dato il piglio e la qualità dimostrati contro una squadra, quella di Allegri, che veniva da quattro vittorie consecutive, praticamente cancellate dalla prestazione all'Olimpico. Fermo a quota 27, ormai a -6 dalla zona buona per l'Europa, il gruppo rossonero dovrà davvero sperare in un buon mercato a gennaio per cercare di risalire la china e gettare le basi per una nuova stagione Zeman voleva dimostrare con un'avversaria in salute, che lo scivolone di Chievo è stato solo un episodio negativo in una linea di crescita costante e ha schierato la squadra migliore, arricchita dal rientro di Marquinhos in difesa e con De Rossi - premiato prima del fischio d'inizio per le 400 partite in maglia giallorossa - alla regia al centro della linea mediana. In attacco, il boemo si è affidato al tridente Totti, Osvaldo, Lamela, che ha fatto davvero male ad una difesa rossonera confermatasi il vero punto critico della squadra. Anche la sulla sulla carta minacciosa linea avanzata rossonera, con il capocannoniere El Shaarawy e Robinho assistiti dal guastatore Boateng, ha steccato, e nulla dicono le due reti segnate nel finale, quando la Roma aveva mollato ed era rimasta in dieci. Per il resto, Allegri aveva confermato le scelte più recenti che hanno garantiti cinque risultati utili di fila. Alle spalle del centrocampo tutto italiano con Montolivo, Nocerimo e Ambrosini, Mexes aveva ripreso il suo posto in difesa. Proprio la difesa del Milan, stasera davvero disastrosa, è stata il Babbo Natale della Roma. Già al 13' si è fatta battere ancora una volta su calcio piazzato, quando Burdisso ha sorpreso Yepes e compagni e infilato di testa Amelia. Il Milan ha cercato subito di reagire, ma quando pochi minuti dopo El Shaarawy ha sprecato una occasione d'oro grazie anche ai grandi riflessi di Goicoechea, la Roma ha preso in mano la partita. Aggressiva su ogni palla a centrocampo, la squadra di casa non ha fatto mai ragionare gli avversari, che si affidavano solo a qualche lancio per il «Piccolo Faraone». Recuperando palle su palle, Totti e compagni hanno trovato la chiave per aumentare il bottino. Al 23', il capitano ha pescato Osvaldo in area per il 2-0 e al 30' è stato De Rossi ha lanciare Lamela come un coltello nella difesa rossonera, per il 3- che ha chiuso la gara. Nella ripresa, dopo un'occasione non sfruttata da Totti, è stato ancora Lamela ad andare in rete, per un poker che forse nessuno ala vigilia si aspettava. Annichilito, il Milan ha fatto qualcosa solo quando la Roma è andata «in vacanza» per godersi il Natale. Complice anche l'espulsione di Marquinos per fallo, dubbio, da ultimo uomo, i rossoneri hanno trovato negli ultimi 5 minuti due reti con Pazzini su rigore e con Bojan in mischia, buone solo per le statistiche, dato che era troppo tardi anche per sperare nella mai davvero sopita tendenza dei giallorossi a farsi male.  Erano quattro anni che i giallorossi non vincevano tra le mura amiche contro il Milan, l'ultima risaliva al 15 marzo 2008, e ora finalmente è tornata a gioire, prendendo anche una netta rivincita sul 2-3 rimediato un anno fa. Da allora molte cose sono cambiate, per il Milan soprattutto, ma anche per la Roma che ora si propone come una concreta concorrente per un posto in Champions.

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