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Vince il Milan, per la Juve pari con nuovi veleni

I rossoneri battono il Lecce e vanno a +4 sui bianconeri fermati dal Genoa. Polemiche per un rigore non dato a Matri e per un gol annullato a Pepe

ROMA. Si è sgonfiata la Juventus. La squadra dello squalificato Conte, oggi in silenzio stampa, continua a soffrire di 'pareggite' (quella odierna è la 14/a 'X' della sua stagione) e rischia di consegnare in anticipo lo scudetto 2012 al Milan, ora  a +4 dopo la vittoria sul Lecce grazie ai gol dei soliti Nocerino ed Ibra. Ma stavolta a penalizzare la Vecchia Signora potrebbe essere stata non solo la mancanza di un cannoniere di razza ma anche la direzione arbitrale di Rizzoli nella sfida contro il Genoa. La Juve recrimina infatti sul placcaggio in area subito da Matri, che avrebbe potuto essere sanzionato con un rigore, e sulla rete annullata a Pepe per un fuorigioco che non tutti hanno visto. Onesto il commento del presidente genoano Preziosi, secondo il quale la sua squadra ligure meritava di perdere anche se lamenta a sua volta la mancata cessione di un rigore, quello su Rossi.    
In attesa delle polemiche che verranno, e dei due posticipi serali nei quali Lazio ed Udinese, rispettivamente contro Bologna e Novara, continueranno la rincorsa al terzo posto (ma Reja sogna perfino la vetta), è da segnalare la nona vittoria del Catania dell'ottimo Montella (a Roma c'é chi lo rimpiange), ottenuto grazie ad un rigore trasformato dall'infallibile Lodi. Ora i siciliani sono a due punti dall'Inter, dopo aver portato a quattro quelli di vantaggio sui corregionali del Palermo, battuti ieri dalla Roma di Borini. In coda prezioso il successo del Siena (ancora in gol Bogdani) su un Cesena che sembra già rassegnato alla retrocessione. Tra Atalanta e Parma si è invece visto un match in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto ma poi hanno dato l'impressione di accontentarsi di un pareggio che in fondo andava bene a tutti.

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