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Tennis, in Australia Serena Williams e Justine Henin in finale

Nella prima semifinale maschile lo scozzese Murray ha battuto il croato Cilic

Bilancio quasi conclusivo dell’Australian Open. Mancano ormai solo tre partite alla conclusione, che poi sono le più importanti. Oggi nella calda (finalmente) giornata australe si sono svolte le due semifinali femminili e la prima semifinale maschile. Le donne sabato ci regaleranno la finale che tutti volevano vedere fin dall’inizio, quella tra la numero uno del mondo, Serena Williams, e l’ex principessa Justine Henin, che dopo un anno e mezzo di ritiro è tornata come se non fosse successo nulla, ha attraversato un paio di incontri complicati ma si è ritrovata in finale, in un torneo che lei ha già vinto in passato (2004). Nella finale femminile ci saranno in campo 18 titoli del Grande Slam, 11 di Serena Williams, 7 della belga Le due semifinali hanno avuto andamento e risultati molto diversi, ma con identico risultato. Contro la  migliore e la più solida delle cinesi, Na Li, Serena ha avuto bisogno di due tie-breaks per  vincere ma era stato più difficile superare la Azarenka nel turno precedente quando Serena era stata 0 a 4 nel secondo set dopo aver perso il primo.
C’è da credere che la Henin avrebbe preferito una partita meno facile di come si è dimostrata quella con Jie Zheng, un 6-1, 6-0 che alla fine ha deluso sia gli spettatori che la vincitrice, ancora alla ricerca di verifiche.
E’ certo che se due giocatrici, sia pure due campionesse come la Clijsters prima e la Henin ora possono permettersi di uscire dal circuito e di rientrarvi con gli stessi risultati e con lo stesso gioco di quando avevano lasciato l’attività vuol dire che le rivali non hanno fatto molta strada.  Le serbe si sono fermate, le russe si fanno distrarre dalla fama e dalla ricchezza, raggiunte troppo in fretta (Sharapova l’esempio più lampante, dato che ormai sembra persa dietro le passerelle più che altro). Nella prima semifinale del singolare maschile lo scozzese Andy Murray ha battuto nemmeno troppo agevolmente il croato Marin Cilic, reduce da due vittoriose maratone contro l’argentino Del Potro e l’americano Roddick. Cilic, classe 1988, ha confermato tutti i suoi progressi.  Giocando un grande tennis ha vinto il primo set ma alla fine Murray ha fatto valere una maggiore completezza di gioco ed una maggiore abitudine alle grandi partite. Due colpi dello scozzese sicuramente rimarranno nella storia di questa edizione del torneo. In finale Murray incontrerà il vincente della semifinale in programma domani mattina alle 9.30 ora italiane tra Federer e il francese Tsonga. Favorito ovviamente lo svizzero ma attenzione al francese, vera mina vagante in questo torneo e finalista proprio a Melbourne nel 2008.

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