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Il giallo dell'orecchino di Maradona: non è Miccoli il compratore

L'attaccante del Palermo si dice dispiaciuto di non aver potuto partecipare all'asta di Bolzano. I preziosi gioielli sono finiti in mano ad una misteriosa donna, con lo stemma del Palermo sulla felpa, per 25000 euro

Bolzano. C'é una donna misteriosa per Diego Armando Maradona. E' stato aggiudicato a 25 mila euro il piccolo brillante sequestrato tempo fa dall'Agenzia delle entrate al calciatore, mentre questi stava trascorrendo una vacanza con cura dimagrante nella cittadina termale di Merano. Il gioiellino è andato ad una signora dai capelli rossi e l'accento meridionale che non ha voluto rivelare il suo nome, dopo una gara accesa con rilanci da 500 euro al colpo. Dietro di lei era apparso anche il nome di Fabrizio Miccoli, il 'Maradona' del Salento, ma il giocatore del Palermo ha negato di essere il committente segreto di quell'acquisto decisamente fuori mercato. La 'rossa' del mistero, dopo essersi aggiudicata il feticcio, si è limitata a dire, con accento del Sud, di essere "soddisfatta del risultato raggiunto" senza nemmeno rivelare da dove venisse, mentre veniva assalita da una folla di
cronisti, di fotografi e di cineoperatori saliti fino a Bolzano per assistere all'asta. Altro non ha voluto dire, nemmeno se sia o meno una tifosa di Diego Armando. La donna si è poi eclissata salendo su ascensore dell'albergo dove si è svolto l'incanto e pochi minuti dopo ha lasciato Bolzano a bordo di una Bmw. Alla guida il suo body-guard, un pezzo d'uomo con una maglioncino sul quale c'era una piccola scritta con il nome di Palermo. Questo dettaglio ha dato il destro ad alcuni per far circolare la voce che ad aggiudicarsi l'oggettino (0.8 carati in tutto, ha sottolineato il banditore) sia stato in realtà l'attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli, che non ha mai nascosto la sua ammirazione per il Pibe de oro, e che in omaggio al suo idolo si è fatto anche tatuare sul polpaccio l'effigie di Che Guevara, così come l'argentino sulla spalla. Ma Miccoli da Roma ha chiarito: peccato non aver potuto partecipare a quell'asta.  I 25 mila euro in arrivo per l'orecchino (il cui valore stimato da un perito del tribunale è di 'appena' 5.500) sono comunque una goccia nel mare del debito del Pibe de oro con lo Stato italiano, che ammonta a circa 37 milioni e che, soprattutto, cresce di 3 mila euro al giorno. Nel 2006 a Diego Armando  era stato già confiscato un orologio da undicimila euro. E che si tratti comunque di un segnale nei confronti dei contribuenti l'ha confermato il direttore generale di Equitalia
Marco Cuccagna. "Ci sono anche altri - ha detto - che, come Maradona, debbono al fisco somme ingenti: sono infatti almeno 900 i grandi debitori". "La missione di Equitalia - ha aggiunto - è quella di ripristinare un momento di legalità, recuperando somme sottratte allo Stato a svantaggio di tutti i contribuenti". Nell'anno che si è appena chiuso Equitalia si é occupata di 900 posizioni riguardanti grandi debitori, recuperando importi che si aggirano sui 1,5 milioni ciascuno. Sconfitto all'asta di Bolzano un un grande tifoso del Pibe de oro, che ha abbandonato a quota 24.500 euro. Si tratta di Enzo Rillo, titolare di un'azienda di Ponte (Benevento) che produce segnali stradali. A condurre la serrata trattativa con la donna misteriosa è stato un dipendente dell'azienda, Michele Rigato. Seduto nelle ultimissime file della sala d'asta con il cellulare all'orecchio, ha rilanciato colpo su colpo le offerte della concorrente. Ma alla fine il suo capo ha desistito, anche perché appariva chiaro che la donna non aveva alcuna intenzione di abbandonare

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