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Tragedia alla Parigi-Dakar, auto travolge e uccide una spettatrice

Una vettura è uscita di strada investendo sei persone tra il pubblico. L'incidente alla prima tappa della corsa, quest'anno emigrata in Sudamerica

L'uscita di strada di un'auto e sei spettatori travolti: muore una giovane donna. Nemmeno il tempo di salutare la partenza che la Dakar è già tragedia: la prima tappa della corsa, che per il secondo anno è emigrata in Sudamerica, è stata subito funestata da un incidente che al 75esimo km della speciale ha visto l'auto della coppia tedesco-svizzera Mirco Schultis-Ulrich Leardi uscire di strada e investire alcune persone che si trovavano lungo il tracciato.
Una ragazza di 28 anni, Natalia Sonia Gallardo, era apparsa subito in gravi condizioni a causa delle numerose ferite riportate durante il violento impatto, ed è morta durante il trasporto in elicottero all'ospedale di Rio Cuarto. Alla stessa clinica è stato trasferito anche un giovane di 24 anni, che ha riportato fratture gravi ad una gamba, ma è fuori pericolo. Le altre quattro persone sono rimaste ferite lievemente.
   Una triste storia che si ripete puntuale ogni edizione del rally sempre funestato da incidenti mortali. Del resto le cifre della scia di sangue che la corsa a tappe si porta dietro da quando è stata ideata crescono di anno in anno: in incidenti mortali, fino alla passata edizione, erano rimasti vittime 19 concorrenti (nel 2005 morì Fabrizio Meoni), mentre il numero complessivo tra spettatori, addetti ai lavori e giornalisti sale così, secondo le stime fatte, a 55 nei trent'anni di vita della corsa.
   Prima che gli organizzatori facessero sapere dell'incidente, aveva festeggiato la vittoria della tappa Nani Roma, che a bordo di una Bmw M3, ha preceduto di 2' Carlos Sainz, in gara con la Volkswagen Touareg speciale. Nelle moto, David Casteu con la Sherco era stato il più veloce, lasciando dietro campioni come Cyril Despres e Marc Coma.
   E' stata una tappa corta tra Colon a Cordoba (168 km per moto e quadricicli, 199 per auto e camion), caratterizzata dal maltempo, che ha aumentato a dismisura le difficoltà sul tracciato, mettendo a dura prova i concorrenti. La direzione corsa ha deciso di tagliare una fetta di percorso, che le alluvioni dei giorni scorsi hanno reso impraticabile, anche per i supermezzi del rally. Il vincitore Roma ha impiegato 2h11'15", Casteu e la sua moto hanno tagliato il traguardo dopo un'1 ora 50'42". Nelle moto Casteu ha sorpreso tutti e, con la 450 francese Sherco, si è presentato da solo sul traguardo, mentre i due favoriti di sempre, Despres e Coma, con le 750 Ktm austriache a potenza ridotta quest'anno la cilindrata massima permessa è 450) sono rimasti a bocca asciutta. La seconda tappa prevista è Cordoba-La Rioja, di 276 km, di nuovo con un percorso differente per moto/quadricicli e auto/camion. Ma la tragedia ha segnato subito il rally più folle del mondo, spostato dall'Africa al Sudamerica proprio per mettere fine alla striscia di sangue che dall'esordio nel 1979 ha segnato la corsa a tappe. E invece anche sulle strade argentine la Dakar ancora una volta è funestata dalla morte.

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