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I siciliani per il Covid hanno donato oltre 6 milioni e mezzo nel 2020, l'anno dopo solo 180 euro

I dati emergono della risposta dell'assessore regionale alla Salute a un'interrogazione dei Cinquestelle. I soldi servirono per l'acquisto di tamponi, vaccini, apparecchiature medicali e reagenti di laboratorio

Nel 2020, primo anno di pandemia, la Regione raccolse oltre sei milioni e mezzo di donazioni da parte di siciliani (ma non solo) che hanno aperto i portafogli per dare una mano nella lotta al Covid. L'anno dopo, a virus già indebolito ma non sconfitto, il conto corrente aperto presso la Protezione Civile incassò appena 180 euro di donazioni. E nel 2022, quando la luce alla fine del tunnel si vedeva già nitidamente, nessuno donò più un solo euro per la causa.

È il resoconto che l'assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, ha fatto al capogruppo dei grillini Nuccio Di Paola, che aveva presentato una interrogazione parlamentare chiedendosi che fine avessero fatto le donazioni dei siciliani.

«La Regione – ha scritto Di Paola nell'interrogazione - aveva attivato, attraverso il dipartimento della Protezione Civile regionale, un conto corrente dedicato per consentire la raccolta dei fondi a sostegno delle attività sanitarie utili e necessarie per combattere l’emergenza. Peccato che non risultava che fosse stata data dall’amministrazione regionale pubblica evidenza della somma esattamente raccolta, di quella effettivamente impegnata e spesa, tanto meno delle modalità di impegno della stessa e l’eventuale saldo residuo risultante sul conto dedicato». Di Paola aveva ipotizzato che la raccolta avesse portato nelle casse 15 milioni.

In realtà, la Regione ha incassato poco meno della metà: 6 milioni e 713 mila euro. E questi soldi – si legge nella risposta che l'assessore ha dato a Di Paola - sono serviti per le spese che il commissario per l'emergenza Covid ha fatto in quegli anni. In sintesi, i 6,7 milioni sono serviti – secondo la Regione – all'acquisto di tamponi, vaccini, apparecchiature medicali e reagenti di laboratorio.

C'è un'ultima curiosità da segnalare nella risposta della Volo a Di Paola: una donazione di 2,7 milioni fatta dalla Banca d'Italia il 22 aprile 2020 servì per l'allestimento di 32 posti letto di terapia intensiva al Policlinico di Messina.

Nella foto il drive-in per i tamponi alla Fiera del Mediterraneo di Palermo nei mesi caldi del Covid

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