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"Papà, ho il cellulare rotto", per messaggio la nuova truffa dei telefonini: come evitarla

Al primo sms seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente

Una nuova truffa sui cellulari sta prendendo piede, in Sicilia e non solo, e purtroppo non in pochi ci cascano, ovvero quella del figlio che manda un messaggio di cellulare ai propri genitori dicendo di aver rotto il telefono e di avere un nuovo numero.

Allo stesso modo capita anche con con Whatsapp. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente.

Queste truffe di tanto in tanto potrebbero assumere diversi aspetti, magari nel testo, ma in sostanza bisogna sempre fare attenzione alle richieste che rimandano ad un link.

Potrebbe capitare di leggere testi simili: “Ciao papà (o mamma) ho rotto il mio cellulare e questo è il mio nuovo numero, scrivimi su Whatsapp” oppure ricevere richieste da un fantomatico tecnico, testi in cui si legge di essere coinvolti in un incidente stradale o perfino richieste da operatori telefonici, banche e Poste Italiane.

Ricordiamo che gli operatori telefonici non richiedono mai copie di documenti per interventi di assistenza né tantomeno utilizzano Whatsapp per comunicare con la propria clientela. In alcuni casi invece i truffatori informano gli utenti di inesistenti rincari della loro tariffa telefonica invitando gli stessi a passare ad altro operatore telefonico. Lo stesso vale per banche e Poste Italiane, che non mandano richieste tramite messaggi o mail. Nel dubbio è opportuno sincerarsi attraverso il call center dedicato all’assistenza.

In caso di messaggi sospetti è opportuno rivolgersi sempre alle Forze dell’ordine oppure sporgere denuncia tramite la Polizia Postale.

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