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Calcolare l'età dei cani, uno studio sviluppa un nuovo metodo: ecco come

Uno studio rivoluziona il metodo per calcolare l'età dei cani. È stato elaborato dai ricercatori dell’Università della California San Diego, pubblicato sulla rivista Cell Systems, e si basa su un grafico comparativo in cui si riportano età e sviluppo dei cani in relazione all’età umana.

Si tratta di una formula più precisa rispetto alla classica moltiplicazione per sette per confrontare in modo più preciso le età di umani e cani. «Abbiamo analizzato i gruppi metilici nei genomi di cani e umani - spiega Trey Ideker della School of Medicine e Moores Cancer Center presso l’Università della California San Diego - per verificare la posizione dei tag chimici nelle varie fasce d’età e stabilire come si modifichino durante le tappe della crescita ed elaborare un modo efficace per calcolare l’età dei nostri amici a quattro zampe. Potrebbe rivelarsi utile per i veterinari, che avranno modo di valutare gli effetti del passare degli anni».

«Questa formula - aggiunge Tina Wang, ex studentessa del laboratorio di Ideker - è un orologio epigenetico che aiuta a determinare l’età delle cellule, dei tessuti o di un organismo in base alle caratteristiche genomiche. Abbiamo voluto studiare per la prima volta l’invecchiamento comparativo nei cani». Wang sottolinea pure che i cambiamenti epigenetici forniscono gli indizi sull'età del genoma, proprio come le rughe possono dare idea dell’età di una persona

«I cani - commenta Danika Bannasch, docente di presso la School of Veterinary Medicine dell’Università della California Davis e terza firma dell’articolo - sono davvero interessanti da studiare, vivono accanto a noi probabilmente più di qualunque altro animale, e ricevono quasi gli stessi livelli di attenzioni sanitarie. Comprendere il loro processo di invecchiamento potrebbe aiutare anche il personale veterinario a gestire meglio il progresso dei nostri amici a quattro zampe».

Il team, che ha collaborato anche con Elaine Ostrander del National Human Genome Research Institute, ha raccolto campioni di sangue di 105 labrador retriever, analizzati in maniera comparativa con quelli umani.

«Secondo i nostri studi - aggiunge Ideker - un cane di un anno è biologicamente comparabile a un uomo di 30 anni, a quattro anni canini corrispondono invece 52 anni umani, ma poi l’invecchiamento rallenta dopo i sette anni. E’ logico se ci si pensa: un cane a nove mesi è già pronto per avere cuccioli, per cui sapevamo già che il tradizionale metodo con rapporto 1:7 fosse errato».

Ideker precisa pure che il suo orologio epigenetico è stato realizzato guardando a una sola razza, e in futuro il team spera di integrare queste conoscenze. «Credo - conclude Wang - che questo studio ci permetterà di realizzare che i nostri fedeli compagni non sono così giovani come tendiamo spesso a pensare, speriamo in futuro di testare i modelli basati su altre razze. Si tratta di un argomento davvero interessante».

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