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Trattamenti sanitari, nasce la banca dati per i pazienti: cos'è e come funziona la Dat

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che istituisce la Dat, la banca dati destinata alla registrazione delle Disposizioni anticipate di trattamento. Con questo strumento, ogni persona maggiorenne, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e di intendere o volere, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, ma anche il consenso o il rifiuto ad accertamenti diagnostici o a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.

La firma del decreto, da parte del ministro della Salute Speranza, è del 10 dicembre scorso in applicazione della legge n. 219 del 22 dicembre 2017, ma soltanto adesso, il 17 gennaio, è stato pubblicato il regolamento, composto da 12 articoli, che indica le modalità di utilizzo e di alimentazione della Dat.

L'istituzione della banca dati garantisce:

  • la raccolta di copia delle disposizioni anticipate di trattamento e dei relativi aggiornamenti
  • la raccolta di copia della nomina dell'eventuale fiduciario nonché dell'accettazione o di una successiva rinuncia
  • l'accesso da parte del medico che ha in cura il paziente
  • l'accesso da parte del fiduciario fino a quando questi conservi l'incarico
  • l'accesso da parte del disponente

Nel regolamento sono indicati anche i soggetti che potranno alimentare la Dat, ovverosia gli ufficiali di stato civile dei comuni di residenza o i loro delegati ma anche gli ufficiali di stato civile delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all'estero; i notai e i capi degli uffici consolari italiani all'estero, nell'esercizio delle loro funzioni; i responsabili delle unità organizzative competenti nelle regioni che abbiano adottato modalità di gestione della cartella clinica o del fascicolo sanitario elettronico o altre modalità di gestione informatica dei dati degli iscritti al Servizio sanitario nazionale.

Per registrare i propri dati nella Dat bisognerà compilare e consegnare un modulo nel quale andranno inseriti i dati anagrafici e di contatto del disponente; i dati anagrafici e di contatto del fiduciario; l'attestazione del consenso del disponente alla raccolta di copia della DAT presso la Banca dati nazionale.

 

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