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Buone feste 2019! Il secondo doodle di Google, ecco perchè il Natale è cambiato

Il secondo doodle di Google dedicato alle feste di Natale

Il secondo doodle di Google con cui augura buone feste 2019 è un disegno animato. Una palla che somiglia al mondo e dentro c'è Babbo Natale che vola con la slitta e le renne. Nell'immagine si alternano un albero di Natale tra la neve e una palma in mezzo al mare. Il Natale è per tutti e ovunque. Ma è un disegno sobrio che descrive una festa sobria, almeno quest'anno, una festa senza eccessi e soprattutto sostenibile.

In Italia le famiglia sono cambiate rispetto a dieci anni fa: ora hanno meno soldi in tasca e sono più attente. Ma non solo al portafogli. Se il consumismo ha ceduto un po' per mancanza di risorse infatti ne ha guadagnato anche l'attenzione alla sostenibilità, all'ambiente e alla qualità dei prodotti che mettono in tavola.
Confartigianato stima che la spesa alimentare raggiungerà 15 miliardi a dicembre, dei quali 6,4 miliardi saranno dedicati alle specialità di imprese artigiane. Si tratta di una scelta precisa per famiglie che - come mostra l'indagine di Confesercenti e Swg - spesso fanno fatica ad arrivare a fine mese. Una su quattro ritiene i prezzi un elemento di massima preoccupazione: erano solo il 15% nel 2010.

BENESSERE ADDIO. Rispetto all'inizio del decennio, del resto, la percentuale di famiglie che ritiene di vivere agiatamente o senza problemi con il proprio reddito è scesa dal 52 al 41%, secondo l'indagine. Allo stesso tempo, la percentuale di famiglie che ha difficoltà a far quadrare i conti è salita dal 31 al 43%. Così, per la prima volta, la percentuale di chi sente come insufficiente il proprio reddito supera la quota di chi lo ritiene adeguato.
La situazione economica ha conquistato il primo posto tra le preoccupazioni sui grandi temi sociali (la indica 42% delle famiglie), prendendo il posto della criminalità (passata dal 53% del 2010 al 24%) e dell'immigrazione (calata dal 28% al 18%).

L'AMBIENTE. L'altra questione che si imposta al centro dell'agenda è l'ambiente, con la quota delle famiglie che vi prestano grande attenzione più che raddoppiata in nove anni, dal 17% al 36%.
Negli anni Dieci si è poi consolidata una nuova tradizione: il viaggio di Natale, che vedrà partire oltre 19 milioni di italiani, quasi il doppio rispetto al 2010, con un occhio alle offerte low cost. Il budget delle vacanze, infatti, si è ristretto di circa il 15% dal 2010 a 683 euro a persona. L'Italia resta la destinazione più gettonata, ma crescono dal 6 al 19% le altre mete in Europa.

I REGALI. Diverso è anche il modo in cui si  cercano i regali. L'ecommerce si è affermato sempre di più (è passato dal 10% del 2010 al 32% delle preferenze), a discapito dei centri commerciali (scesi dal 49% al 25%). Un po' a sorpresa, negozi classici e mercatini hanno resistito e si sono trovati al primo posto per l'acquisto dei doni (con il 39% delle scelte).
Per i regali di Natale, continua a vincere la tradizione, e il contenuto dei pacchetti è simile a quello del 2010 con al primo posto vestiti e accessori (segnalati dal 37%), poi libri (35%) e regali enogastronomici (32%). Iniziano a diffondersi di più, però, prodotti hi tech e videogiochi (con circa il 30%).
A tavola o come regali, secondo l'analisi di Confartigianato, i prodotti gastronomici artigianali più acquistati a dicembre sino formaggi e latticini con un valore di 911 milioni, seguiti da salumi (742 milioni), pane (695 milioni), pasticceria e dolci tipici (644 milioni).

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