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Magnini salva bagnante in Sardegna: "Non sono un eroe, ho fatto solo quello che dovevo"

Per fortuna c'era Filippo Magnini.

Solo il pronto intervento dell'ex nuotatore di Pesaro - medaglia di bronzo olimpica e due volte campione del mondo dei 100 stile libero - ha salvato la vita a un turista che ha accusato un malore mentre stava facendo il bagno nelle acque cristalline di Cala Sinzias, fra Villasimius e Costa Rei, in provincia di Cagliari.

La notizia è stata resa nota all'Ansa dal direttore della Provincia di Cremona, Marco Bencivenga testimone oculare dell'episodio.

Erano le 15.15 quando il bagnante in compagnia di alcuni amici è andato in crisi nel tentativo di rincorrere a nuoto un grande cigno galleggiante che stava per essere portato lontano dal vento.

Lo sforzo si è rivelato eccessivo e gli amici hanno subito capito che serviva aiuto: urlando e sbracciandosi, hanno richiamato l'attenzione dei bagnini del Lido Tamatete, che sono scesi di corsa dalla torretta di osservazione per salire sul gommone di salvataggio e raggiungere il bagnante in difficoltà.

Ancor più vicino al punto dell'emergenza, però, si trovava Magnini, che stava facendo il bagno nello stesso specchio d'acqua insieme alla compagna Giorgia Palmas ed è intervenuto: con alcune bracciate l'ex nazionale di nuoto ha raggiunto l'uomo in pericolo e lo ha tenuto a galla, in attesa dell'arrivo dei soccorritori.

"Il bagnante era in grande difficoltà: a un certo punto si è spaventato, si è bloccato e ha bevuto un po' d'acqua - ha poi raccontato l'ex campione -. Quando l'ho raggiunto non riusciva neppure a parlare e non era facile caricarlo sul gommone, così l'abbiamo disteso sul materassino matrimoniale di altri bagnanti che si trovavano lì vicino".

L'improvvisata "barella galleggiante" è stata trascinata fino al bagnasciuga dallo stesso Magnini, assistito dai bagnini e dagli amici del turista che stava rischiando di affogare. Nel frattempo, la macchina dei soccorsi era ormai in moto: in spiaggia è accorso un medico, che insieme ai bagnini ha applicato la mascherina dell'ossigeno al bagnante salvato, in attesa dell'arrivo di un'ambulanza e del successivo trasferimento in ospedale.

Nel frattempo, Magnini si è defilato dalla prima fila, occupata da decine di curiosi, ed è tornato sotto l'ombrellone, dove ha ricevuto i complimenti dei familiari e di tutti i presenti per la tempestività e l'efficacia dell'intervento di salvataggio.

"Ho fatto solo quel che dovevo", ha minimizzato l'ex campione attualmente squalificato per una controversa questione di doping, rifiutando di indossare i panni dell'eroe.

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