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Il 39% degli italiani dice sì al possesso di armi per la difesa personale

Sono sempre di più gli italiani favorevoli all'introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un'arma da fuoco in casa propria. Cresce dunque la voglia di sicurezza fai da te, che abbraccia un buon 39% della popolazione, dato in netto aumento rispetto al 26% rilevato nel 2015. A dirlo è il Rapporto del Censis sulla filiera della sicurezza in Italia realizzato con Federsicurezza.

Dati ancora più significativi se si considera l'analisi del segmento intervistato: più favorevoli le persone meno istruite (il 51% ha al massimo la licenza media), mentre il 41% ha più di 65 anni. Non aumenta solo la voglia di potersi difendere, ma anche il numero di italiani che hanno la licenza per sparare: nel 2017 in Italia si contavano 1.398.920 licenze per porto d'armi, con un incremento del 20,5% dal 2014 e del 13,8% rispetto all'anno prima. Complessivamente, stima il Censis "oggi complessivamente c'è un'arma da fuoco nelle case di quasi 4,5 milioni di italiani (di cui 700.000 minori)".

La voglia di volersi difendere è la conseguenza di una paura ormai generalizzata: il rapporto parla anche di un 92,5% di italiani che adottano un accorgimento per difendersi da ladri e rapinatori. Il sistema più utilizzato è la porta blindata, 21 milioni di cittadini hanno installato un sistema d'allarme, più di 15 milioni hanno installato una telecamera e poco meno di 10 milioni hanno comprato una cassaforte per custodire i propri beni. I più scrupolosi - una buona fetta composta da 29% della popolazione - preferiscono invece lasciare le luci di casa accese quando escono.

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