WASHINGTON. "Le uova devono essere presenti nella dieta dei più piccoli". Se vengono date a partire dai sei mesi di vita, i bambini hanno più alti livelli nel sangue di colina, un nutriente che agisce come la vitamina B, e di acido docosaesaenoico, un acido grasso omega 3: entrambi svolgono ruoli vitali nello sviluppo e nella funzionalità del cervello.
È quanto emerge da uno studio della Brown School della Washington University di Saint Louis, pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno condotto nel 2015 uno studio in Ecuador: a 80 bambini a partire dai 6-9 mesi sono state date per sei mesi le uova, mentre altri 83 hanno fatto da gruppo di controllo. "Come il latte o i semi, le uova sono progettate per supportare la crescita e lo sviluppo di un organismo e sono, quindi, densi nel contenuto di nutrienti" spiega Lora Iannotti, autrice principale dello studio. "Le uova - aggiunge- forniscono acidi grassi essenziali, proteine, colina, vitamine A e B12, selenio e altri nutrienti critici a livelli superiori o comparabili a quelli trovati in altri prodotti alimentari di origine animale, ma sono relativamente più accessibili".
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