ROMA. Dal latino aequinoctium, ovvero notte uguale, come ogni anno l'equinozio segna quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore.
Avviene due volte l'anno ed è il momento in cui il periodo diurno e quello notturno sono uguali.
Ma se oggi, 21 settembre, qualcuno si aspetta che avvenga questo equinozio, è meglio che si ricreda perchè tale fenomeno avverrà domani, 22 settembre.
Già nel 2015 c'è stato questo slittamento, in quando l'equinozio fu il 23 settembre.
Rispetto all'equinozio di primavera, quello d'autunno è sempre un po’ più tardivo in quanto il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole risulta leggermente più lento in prossimità dell’afelio terrestre, ossia la massima distanza Terra-Sole.
In questo periodo, il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo.
Si tratta di un periodo di separazione che riguarda non solo la natura ma anche l'uomo. "Come il frutto si separa dall'albero e il seme dal frutto, l'anima si separa dal corpo".
Ed è proprio l'autunno il periodo in cui avviene tale separazione.
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