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Da ex calciatore a ballerino e attore, la storia del sudamericano Fernando Martin Sosa

Foto tratta da Ansa.it

MILANO. Da adolescente giocava nelle giovanili della squadra di serie A uruguaiana 'Danubio' accanto a quelle che sarebbero diventate delle stelle come Recoba e gradini sotto Pellegrini e Martin Riva.

Ma Fernando Martin Sosa, da Montevideo, oggi 40 anni, un ancora invidiabile fisico da atleta e dal 2004 sposato con una italiana, la danza e la capacità attoriale ce l’aveva nel sangue un po' come diversi calciatori sudamericani e così diventa una star internazionale della salsa e infine scrive soggetto e copione di 'The Latin Dream', di cui è protagonista, che racconta in forma di favola la sua storia.

Il film - spiega lui - uscito nel nostro Paese a fine maggio in 46 sale si arrampica al decimo e poi addirittura al quarto posto scavalcando per qualche giorno 'Wonder Woman' e ora il progetto è di farne un sequel. La sua è una vicenda di integrazione perfetta - «mai avuto un problema, al massimo un pò di burocrazia, spesso dico che mi sembra di essere nato qui», sottolinea - con tanto di 'Sosa Academy' e di discoteca, la 'Canana', a Buccinasco e casa a Melegnano: lavoro e famiglia in provincia di Milano. Una famiglia allargata se si pensa alla madre e alle due sorelle in Italia e ai tre figli: una femmina di 13 anni già più che una promessa della danza e due maschietti di 7 e 8 anni manco a dirlo con la passione concreta per il pallone.

Il giovane Sosa ha un percorso da 'italian dream': inizia a girare fra squadre di eccellenza e poi in C1 come la varesina Solbiatese, ma presto capisce che la sua grande capacità di muoversi può essere impiegata piuttosto che nel calcio professionistico nel suo nuovo amore: il ballo.

Conosce il cubano Alberto Valdes, un nome per chi studia le danze caraibiche, e il suo maestro Mario Peluso. Completa la sua preparazione fra Cuba, Porto Rico e Los Angeles e diventa una icona della salsa moderna esibendosi in una cinquantina di nazioni e mantenendo, con molti sacrifici, un fisco scultoreo. Quindi un nuovo azzardo: il cinema. «Sul palco capivo che sempre recitavo e dopo tre-quattro musical nel ruolo di salsero mi è venuto in mente di scrivere e interpretare un film - spiega l'artista a tutto tondo -. Il mio è un progetto in divenire, che non si ferma mai: ora vorrei realizzare 'The Latin Dream 2' visto anche il successo della prima pellicola che non scordiamo è stata distribuita da una casa indipendente e che ora vogliamo portare in tutto il mondo».

Ma non scorda mai la danza: proprio alcuni giorni fa ha vinto, per la seconda volta consecutiva, il campionato mondiale a Las Vegas nella categoria 'Salsa Fusion' con la sua compagnia, da 17 anni, 'Tropical Gem'.

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