ROMA. La dieta senza glutine non dà nessun beneficio in termini di salute del cuore se a seguirla è una persona che non soffre di celiachia, anzi in questo caso potrebbe essere dannosa.
Lo afferma uno studio su 110mila soggetti della Columbia University, pubblicato dal British Medical Journal.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 65mila donne e 45mila uomini, seguiti tra il 1986 e il 2010 e divisi in cinque livelli a seconda del consumo di glutine stimato.
Dai gruppi sono stati esclusi i soggetti che hanno ricevuto una diagnosi di celiachia. Dallo studio non è emersa nessuna associazione tra il glutine e le patologie cardiache, con quelli nel gruppo a minore consumo che hanno mostrato gli stessi tassi di malattia degli altri.
«Il glutine chiaramente è pericoloso per chi ha la celiachia - afferma Benjamin Lebwhol, uno degli autori -. Ma libri molto popolari, basati su aneddoti ed evidenze occasionali, hanno indotto a credere che una dieta con poco glutine sia salutare per tutti. I nostri risultati mostrano invece che la restrizione del glutine non comporta benefici, almeno dal punto di vista della salute cardiaca, per le persone senza la celiachia. Anzi, potrebbe addirittura causare qualche danno, perchè chi segue una dieta con poco glutine consuma anche pochi cereali integrali, che sembrano avere un effetto protettivo contro le malattie cardiache».
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