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Cappello per impreziosire il volto, saperlo indossare è segno di stile

PALERMO. Teatrali, misteriosi, vezzosi.

Il cappello che in estate è un timido parasole, con il freddo, conquista la scena e diventa protagonista dell’abito, accento d’eleganza per un grande evento.

Saperlo indossare è segno di stile, saperlo realizzare è segno di fantasia e talento nel design.

Anche il palermitano Ignazio Bissoli, abile conciatore e stilista, ha dedicato un ritaglio della sua collezione al copricapo da donna.

«L’idea di realizzare questa mini collezione di copricapo, - ha spiegato Bissoli - nasce dall’occasione di un evento, l’unione civile di due miei carissimi amici, che hanno chiesto a tutte le donne presenti alla cerimonia di indossare un cappello. In un clima divertente e gioioso, come quel contesto, ho pensato a dei copricapo che in un gioco di forme, colori e materiali diversi come tessuti, pelle, paglia, feltro, piume, rafia intrecciata, raffigurassero una donna ironica, sofisticata e metropolitana. Il cappello - prosegue lo stilista - non è più inteso come puro e semplice copricapo ma è un accessorio fashion ricercato, per donare un tocco diverso al proprio outfit e valorizzare il proprio stile. Se lo scopo è non passare inosservata, il miglior modo per raggiungerlo è puntare su un copricapo a effetto».

La linea è composta da cappelli a cilindro, cloche di paglia con fiori di tessuto e veletta, cappello di paglia a tesa larga stampato a pois bianco e nero, cappello di paglia intrecciato con veletta e piume, cappello di paglia intrecciato con fiocco disegnato a pois, calotta con petali di rosa in pelle, cerchietto con mazzo di fiori in tessuto, cerchietto con casco di frutta e veletta, cerchietto con fili metallici intrecciati e dischetti in tessuto bianco e nero, cerchietto rivestito con fiocco in pelle in cavallino e piume svolazzanti. «Per realizzare un nuovo look – conclude - basta optare per un nuovo accessorio che impreziosisce, adorna e rifinisce il volto, un modo divertente che permette di giocare con il proprio stile anche nelle diverse occasioni».

Ed il cappello è l’approdo di un altro brand moda, un recente caso di successo, Alessandra C. dove la C sta per Cruciani, e si tratta di una seconda generazione che fa evolvere il marchio tessile di famiglia. La storia di Alessandra C., infatti, racconta di una giovane aspirante stilista che decide, circa 8 anni fa, di intraprendere un percorso apparentemente antieconomico: produrre in Italia, con materiali italiani, partendo dalla base forte dell’azienda dei genitori che producono maglieria a Massa Fermana, vicino a Fermo nelle verdi Marche.

L'abbinamento tra filati di qualità, pietre, metalli, resine, Swarovski, pizzi e accessori creano uno style fuori dagli schemi. La collezione autunno-inverno 2017 è composta da cappelli fatti a mano, tipo borsalino, in feltro, attualizzati dall’intreccio armonico di due colori, le cuffie in lana bouclé, la semplicissima calottina in misto cachemire per affrontare in modo vezzoso i rigori della stagione invernale.

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