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Collaborare e sensibilizzare: ecco come eliminare il randagismo

PALERMO. Attività di sensibilizzazione, personale qualificato e collaborazione. Questi alcuni degli ingredienti per potere placare la piaga del randagismo: «Non si può eliminare il randagismo da un giorno all’altro – dichiara Francesco Francaviglia, sostituto direttore del dipartimento Prevenzione Veterinaria -  Occorre prima conoscere il fenomeno in ogni particolare, come la popolazione  di cani randagi e sapere di fronte a quale entità ci poniamo. Soltanto così si potrà prevedere una corretta programmazione che porti all’efficacia delle attività.

L’Asp di Palermo, inoltre, dispone di  un gruppo di veterinari che ha studiato che, nel sistema di accalappiamento dei cani randagi,  si possono prendere in considerazione due ipotesi: una di tipo concentrico, dove viene stabilita una postazione, il canile per esempio, e poi estendere il campo d’azione verso le altre zone limitrofe.

La seconda ipotesi prevede, invece, la suddivisione della città in zone omogenee dove». Per un’ulteriore riuscita del lavoro, occorre creare attività di sensibilizzazione a partire dai più piccoli: “Ci siamo occupati di lezioni frontali in istituti scolastici, dove abbiamo osservato che il messaggio arriva, per lo più, ai bambini di quarta e quinta elementare».

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