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Dalle elettroniche a quelle che non bruciano, sempre più fumatori scelgono le sigarette alternative

 ROMA. Cresce il numero di persone che nel mondo sceglie le 'sigarette alternative', da quella elettronica a quella 'che non brucia', nonostante in molti paesi le leggi siano più repressive per questi dispositivi che per le 'bionde'. Lo affermano gli esperti riuniti a Varsavia per il Global Forum of Nicotine, secondo cui le alternative sono 'al 95-99%' più sicure delle sigarette tradizionali, con vantaggi enormi per la salute.

"Questa è una rivoluzione per la salute partita dai consumatori - sottolinea Gerry Stimson, uno degli organizzatori -, e si sta sviluppando solo grazie al passaparola. In Europa c'è il maggior numero di 'svapatori', solo in Gran Bretagna siamo vicini ai tre milioni contro otto milioni di fumatori, e di questi un milione ha completamente cessato di fumare sigarette tradizionali. A fronte di questo successo però la legislazione europea rende più difficile acquistare una sigaretta elettronica che una normale".

Secondo gli esperti ci sono più di due milioni di consumatori di e-cig in Usa e più di un milione in Francia, gli altri due mercati più forti, mentre in Giappone oltre un milione di persone ha scelto invece Iqos, un dispositivo che riscalda il tabacco senza bruciarlo. È proprio la combustione, sottolinea Kostantinos Farsalinos dell'Onassis Cardiology Center di Atene, a produrre i danni maggiori. "Le alternative alla sigaretta tradizionale sono tra il 95 e il 99% più sicure - sottolinea -. Il problema è il fumo, non il tabacco, è questo che dobbiamo combattere. Ci sono già i primi studi che dicono che passare dalle sigarette tradizionali alle alternative dà benefici alla salute, non possiamo dire quanto perchè non abbiamo ancora vent'anni di dati".

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