ROMA. La moda sempre più dilagante di assumere, e dare anche ai bambini, cibi senza glutine anche senza nessuna prova che ci sia un'intolleranza non solo è inutile, ma può provocare danni e carenze nutrizionali.
Lo afferma un editoriale sul Journal of Pediatrics, secondo cui la dieta 'gluten free' non è esente da rischi.
Negli Usa il mercato degli alimenti senza glutine è aumentato del 136% in due anni, molto di più rispetto all'aumento verificato di diagnosi di celiachia, scrive Norelle Reilly del New York-Presbyterian/Columbia University Medical Center. E uno studio su 1500 americani che hanno fatto questa scelta ha verificato che nella maggior parte dei casi non c'era nessuna particolare ragione per il cambio.
«Uno dei principali errori - scrive l'esperta - è pensare che la dieta 'gluten-free' sia una scelta salutare senza svantaggi. In realtà non c'è nessun prova che senza celiachia o intolleranze ci siano vantaggi per la salute. Inoltre questo tipo di alimentazione può aumentare l'assunzione di grassi e calorie, contribuire a deficienze nutrizionali e rendere impossibile una eventuale diagnosi di celiachia».
Un altro falso mito, aggiunge Reilly, è che il glutine sia tossico.
«Non ci sono dati a supporto di questa teoria - sottolinea -. Una dieta senza glutine non è necessaria neppure per i parenti stretti di chi ha avuto una diagnosi di celiachia, o per bambini sani considerati a rischio».
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