ROMA. Adesso a confermarlo è anche la scienza: lo spirito del Natale esiste.
E si trova annidato in alcune precise aree del cervello.
Quel sentimento di gioia che ispirò ad esempio Charles Dickens nel suo "Canto di Natale" trova spazio in ogni essere umano.
Secondo quanto sostiene un gruppo di ricercatori danesi che ha pubblicato uno studio sul British Medical Journal, decorare l'albero, rimanere estasiati di fronte alle decorazioni luminose, andare a caccia di regali sono tutti fattori che dipendono dal nostro cervello.
Alcuni ricercatori dell’ospedale di Rigshospitalet, in collaborazione con l’università di Copenhagen, ha iniziato a cercare lo spirito del Natale attraverso una risonanza magnetica.
A 20 persone dunque è stato chiesto di osservare 84 immagini, alcune a tema natalizio e altre riguardanti la vita quotidiana. Le 20 persone hanno poi compilato un questionario sulle proprie tradizioni durante le festività, sui sentimenti provati e sull’appartenenza etnica.
Ne sono venuti fuori due distinti gruppi: uno chiamato “gruppo del Natale” e l’altro “gruppo non natalizio”.
Nelle persone facenti parte del “gruppo di Natale” sono state individuate cinque aree del cervello che hanno reagito più attivamente di fronte alle immagini natalizie.
Corteccia sinistra premotoria e motoria primaria, lobo destro inferiore e parietale superiore e corteccia primaria bilaterare somatosensoriale: sono queste quindi le aree cerebrali in cui risiederebbe lo spirito del Natale.
E' stato anche dimostrato che i partecipanti al test, appartenenti al "gruppo non natalizio", sarebbero affetti da una sindrome che gli studiosi chiamano “bah humbug”.
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